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Napoli, occhio al Granada: il ds Sanchez svela i segreti degli spagnoli 

Fran, 31 anni, si avvicina a Maxime, coetaneo. «Hai visto? Cosa mi dici del Napoli?». I due parlottano, si confidano, Gonalons ha giocato per un po’ nella Roma e qualche segreto italiano lo sa. Fran Sanchez, il più giovane direttore sportivo della Liga, cresciuto all’ombra di Ramon Planes, ora al Barcellona, e Victor Orta, ora al Leeds, prende nota ma non cambia filosofia. «Ti ricordo che 15 mesi fa eravamo in Serie B!». Mai dimenticare da dove si parte. Il percorso è un’escalation di successi: prima la promozione poi un settimo posto in classifica (il miglior piazzamento nella storia del Granada) fino all’Europa League.


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«Il club è cresciuto molto rapidamente, quasi all’improvviso. Siamo una squadra umile, la nostra forza è il lavoro quotidiano. Un anno fa non avevamo nemmeno tutta questa struttura alle spalle, già quest’anno siamo più professionali». Tipo? «Inizialmente il mio lavoro si interfacciava solamente con il corpo tecnico, adesso siamo in più persone. Io cerco di stare vicino alla squadra, aiutare i ragazzi, risolvere i problemi che ci sono. E ovviamente il mercato…».

La rosa del Granada è un mix di giovani di grande talento e calciatori esperti che sanno cosa significa vincere: in difesa c’è Nehuen Perez dell’Atletico Madrid, che lo voleva anche la Roma, in mezzo al campo Yangel Herrera del Manchester City e davanti un certo Luis Suarez». Non l’uruguaiano, ma i tratti da goleador sono simili. Già tre gol in campionato quest’anno.


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Fran Sanchez ci spiega. «Suarez siamo riusciti a prenderlo a titolo definitivo dal Watford proprio all’ultimo momento, prima che la sessione estiva chiudesse. Un colpo. Nei primi anni del suo contratto possiamo acquistarne il 100% dei suoi diritti in base al raggiungimento di determinati obiettivi. Io lo conoscevo già, avevamo lavorato insieme per quattro mesi nel Granada nel 2016. E’ un attaccante che ha grandissimi margini di miglioramento». Lo voleva anche la Lazio in estate, per farvi capire la portata del talento. Da Champions.

Herrera è fortissimo. «Sì, ha un livello molto alto». Qualità e tecnica, si, ma soprattuto fame. «Io cerco calciatori che abbiano voglia di crescere insieme al club. Che abbiamo una grande ambizione». All’orizzonte, un sedicesimo di finale di Europa League contro il Napoli. «Chi toglierei a Gattuso? Nessuno! Vado con i miei ragazzi fino alla fine, non li cambierei con nessuno di nessuna squadra al mondo".


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Il miglior Granada degli ultimi anni? Fran sorride, ci pensa per bene e va dritto alla partita. «Il nostro debutto, quest’anno, in Europa League. La sfida in casa del PSV il 10 ottobre, penso una delle nostre migliori prestazioni. Abbiamo giocato una gara completa, piena di orgoglio, senza complessi… con i valori che ci contraddistinguono». E Psv al tappeto per 1-2. Quindi occhio, Napoli. Questo Granada vuole continuare a sorprendere.