A Torino presentata la prima edizione del Mondiale per atleti con sindrome di Down. Favoriti? Italia e Portogallo
Torino. Arsenale della Pace. Ore 11.00. Una sala luminosa e adiacente a un tranquillo giardino ha ospitato questa mattina la conferenza di presentazione della prima edizione dei Mondiali di Calcio FIFDS ( International Football Federation For People With Down Syndrome) a cui parteciperanno: Portogallo (nazione ospitante), Italia, Brasile, Messico e Sud Africa. La competizione avrà luogo a Viseu dall’8 al 15 aprile. I favoriti? I padroni di casa e l’Italia, rappresentata oggi dal Referente tecnico nazionale Roberto Signoretto e da due Azzurri della Nazionale FISIDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici Degli Intellettivo Relazionali): Luca Magagna e Cristian Palaia.
All’incontro di presentazione sono intervenuti Roberto Finardi, Assessore allo Sport della Città di Torino, Marco Borzacchini, Presidente FISDIR e Davide Leonardi, Presidente Insuperabili Onlus.
L’intento comune è rivolto al sostegno a 360 gradi di tutte le manifestazioni sportive che si facciano portavoce dell’integrazione continua e costante tra atleti normodotati e disabili. Lo scopo finale è il raggiungimento di un’educazione culturale che insegni l’uguaglianza come valore assoluto. Perché i calciatori che parteciperanno al mondiale di Viseu, sono atleti a tutti gli effetti; seguono le stesse modalità di gioco e sono tenuti a rispettare il regolamento vigente FIFA.
Il calcio è l’ultima disciplina che ha coinvolto i ragazzi con sindrome di Down perché l’agonismo di gruppo e la consapevolezza di far parte della stessa squadra vanno vanno organizzati con il tempo e la pazienza. Ma allo stesso tempo è indiscutibilmente lo sport che accomuna il mondo intero, per questo ha preso piede ad una velocità inaspettata. Ora tocca alle istituzioni stare al passo della volontà e dello spirito di questi giocatori.
Roberto Finardi, assessore allo Sport per il capoluogo piemontese, si è così espresso: “Il Comune di Torino è molto sensibile alla tematica dello sport per atleti disabili e sostiene tutte le iniziative meritevoli quali, ad esempio, quella legata alle scuole calcio degli Insuperabili, che allenano già 150 atleti nella città”.
Il presidente FISDIR Marco Borzacchini ha sottolineato quanto e come lo sport, in particolar modo il calcio, sia anche motivo di spinta per i ragazzi con la C21. E non solo: il ruolo che questa disciplina svolge nelle loro esistenze è fondamentale per quanto riguarda il miglioramento del loro approccio ai gesti quotidiani. Li rende in sostanza più autonomi e indipendenti rispetto a quando si muovono con i genitori. Queste le parole del presidente Borzacchini, tra sorrisi e accenni positivi del pubblico: “Se i ragazzi partono senza mamme e papà sono, vi garantisco, molto più svegli. L’unica cosa a cui dobbiamo stare attenti è la loro dieta: ci tocca tenerli un po’ a stecchetto. Per il resto fanno tutto in completa autonomia”.
Infine h preso la parola il Presidente degli Insuperabili Davide Leonardi che ha colto l’occasione per ribadire l’importanza dello sport per i ragazzi affetti da disabilità e l’orgoglio di avere uno dei tecnici delle Academy ai mondiali di Viseu, evento impensabile 5 anni fa, al momento dell’avvio di questo progetto.
Fondamentale sarà la presa di coscienza di tutti e il graduale cammino verso una profonda e radicata consapevolezza che gli atleti sono tutti uguali, fanno la stessa fatica e provano le stesse emozioni dopo una sconfitta o una vittoria.
Per ora però, l’attenzione è ai Mondiali, sui quali possiamo soltanto dire “Forza Azzurri!”