Dpcm, Conte: “Attivo da venerdì 6 novembre. Italia divisa per tre aree”
Il nuovo dpcm (qui i dettagli) viene presentato in conferenza stampa da Giuseppe Conte. Il Primo Ministro, alle 20.20, si presenta davanti ai microfoni per spiegare alla Nazione le nuove misure da adottare. "Oggi a differenza della prima ondata disponiamo di un piano della cura molto articolato che si basa su 21 parametri. È la bussola che ci dice dove e come intervenire: più elevate sono la circolazione del virus e il rischio di tenuta, più restrittive saranno le misure che andremo a introdurre. Se lo facessimo in maniera totale su tutto il territorio, produrremmo un doppio effetto negativo: mancanza di misure efficaci per chi ha più rischio; misure irragionevolmente restrittive per chi subisce una situazione meno grave. Abbiamo diviso l'Italia in tre aree: gialla, arancione, rossa. Le misure entreranno in vigore da venerdì 6 novembre".
Zona Gialla
Il Presidente spiega quindi le aree. Nelle regioni in area gialla sarà vietato circolare dalle 22 alle 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi i negozi e i centri commerciali, ad eccezione di qualche attività. Le scuole attiveranno la DAD per le secondarie di secondo grado. Chiuse le università, salvo per matricole e laboratorie.
Sono sospesi i concorsi pubblici eccetto quelli per operatori sanitari e protezione civile. Mezzi di trasporto al 50%, salvo il trasporto scolastico. Bar e ristoranti aperti fino alle 18 con asporto fino alle 22, senza restrizioni per le consegne a domicilio.
Zona Arancione
Maggiori restrizioni, in particolare gli spostamenti in entrata e uscita da una Regione all’altra. Chiusi bar e ristoranti 7 giorni su 7, asporto fino alle 22, nessuna restrizione sul domicilio. Confermate le stesse restrizioni della zona gialla.
Zona Rrossa
Vi rientrano Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta. Misure ancora più restrittive: vietato lo spostamento anche tra i Comuni. Asporto consentito fino alle 22, nessuna restrizione sul domicilio. Chiusi i negozi, eccetto edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavaanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici. Scuola: Dad anche per la seconda e terza media, oltre alle superiori. In prima media non abbiamo voluto impedire l'esperienza del nuovo ciclo: i ragazzi si stanno conoscendo, è giusto che si vedano. Resta l’attività all’aperto ma in forma individuale. Vietate le competizioni sportive, eccetto quelle approvate dal Coni.
"Il nuovo DPCM varrà fino al 3 dicembre, e le ordinanze del Ministro della Salute aggiorneranno la situazione. Esse percepiranno l'esito del monitoraggio periodico, con risultati che verranno condivisi, compresi i presidenti delle Regioni. Non abbiamo alternative, dobbiamo affrontare queste restrizioni, per contenere il contagio. Comprendiamo il disagio e la frustrazione, ma dobbiamo tenere duro, siamo all'opera per aiutare gli operatori economici colpiti da queste misure. Ci sarà un decreto Ristori bis, punteremo ad accreditare direttamente sui conti correnti tramite l'Agenzia delle Entrate, insieme ad altre misure che pure adotteremo. Ci aspettano ancora mesi duri e difficili, rispettando le regole e con l'impegno di tutti potremo recuperare un margine di serenità: sosteniamoci gli uni con gli altri".
Visite ai congiunti, autocertificazioni e varie
"Abbiamo già detto che trovare i parenti è occasione di contagio. Nelle zone rosse va motivata addirittura l'uscita di casa. In ogni caso, al di là del divieto che è molto stringente, c'è sempre la raccomandazione anche nelle aree gialle di non andare in altre abitazione dove si incontrano persone non conviventi e si creano occasioni di pericolo". Sull'autocertificazione: "È collegata ai divieti, va collegata in base alla zona. Quando c'è la raccomandazione, l'autocertificazione non servirà, ma vi chiediamo di rispettarle il più possibile, perché ci permetteranno di uscire il prima possibile da questa situazione".