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‘Giuro, non sto piangendo’. ‘Troppi ricordi’. Come a Liverpool: assist di Suarez, gol di Coutinho. Ironia social sui tifosi Reds…

Il primo gol, l’assist. Cinque anni fa come ieri sera. E se certi amori fanno dei giri immensi, certe coppie… anche, prima di ritrovarsi nella stessa metà campo e di nuovo con la stessa maglia addosso. Coutinho più Suarez uguale gol. Se volete chiamatela proprietà commutativa di due attaccanti che si trovano alla perfezione: cambiando campo e maglia, il risultato non cambia. Ieri sera il Barcellona ha staccato il pass per la finale di Copa del Rey battendo 2-0 il Valencia grazie ai gol di Coutinho e Rakitic. E non se la prenderà il croato se nella serata del Mestalla a catturare i riflettori è stato proprio Cou.

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Il brasiliano ha firmato così la sua prima rete con il Barcellona. E grazie all’assist dell’amico Luis. Proprio come nel 2013, quando lo stadio che condividevano era Anfield e la loro squadra era il Liverpool. Quasi esattamente 5 anni fa, era il 17 febbraio, e l’avversario era lo Swansea. Coutinho più Suarez uguale gol. “Non ho avuto alcun ruolo nel trasferimento di Coutinho al Barcellona. Però, certo, ho parlato con lui. E’ un amico e se posso aiutarlo lo farò sicuramente”. Detto, fatto. Suarez non tarda a far seguire i fatti alle parole. E l’aiuto è presto arrivato, ovviamente in forma in assist. Forse non poteva essere altrimenti. Un legame che va oltre il campo, una sinergia che non si è spenta col tempo e con il distacco. Ciò che il calciomercato ha separato, il calciomercato ha riunito. Il tutto, con un pensiero al futuro insieme e un ricordo ai tempi in maglia Red.

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‘Troppi ricordi…’. ‘Tranquilli, sto bene…’. Perché accanto alla gioia blaugrana c’è anche l’ironia social che accompagna alcuni (forse inevitabili) stati d’animo dei tifosi del Liverpool pensando ad un passato che non c’è più. Ad una coppia come questa che adesso brilla in Liga. A metà tra il rimpianto di doversi accontentare di ammirarli dalla tv e il sorriso agrodolce nel ripensare a quei tempi. Il web però non perdona in questi casi. ‘Giuro, non sto piangendo’. E invece…

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