Giampaolo: “Perderemo altre partite, ma non come abbiamo fatto a Udine”
Le parole dell’allenatore della Sampdoria alla vigilia della sfida contro la Juventus
Vigilia della partita contro la Juventus in casa Sampdoria. I blucerchiati sono reduci dalla sconfitta in casa dell’Udinese e sono soltanto a +4 dalla zona retrocessione. L’allenatore dei genovesi Marco Giampaolo ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara.
“Quando sabato ho detto la frase «Non ho capito dove sono» ho dato materiale alla stampa e ai social. Era chiarissimo che mi rivolgessi ai miei calciatori e non a me. Io sono tornato alla Samp, dove sono stato già tre anni, quindi so dove sono. Conosco bene la realtà Sampdoria in ogni particolare, però ci sta anche che venga strumentalizzato“, ha detto Giampaolo.
“Non sono venuto qui pensando di fare festa”
L’allenatore della Sampdoria si è poi soffermato nuovamente sulla situazione generale della squadra: “Non è che sono tornato qui pensando «Adesso vado lì a bere champagne e fare festa». Conosco bene la situazione in cui siamo. So che dovremo lottare, alzare il livello e giocare ogni partita come se fosse l’ultima. Ne perderemo ancora altre, ma il problema non è la partita persa. Io pongo l’attenzione sulla prestazione, e questo messaggio deve passare e deve essere chiaro. Mancano dieci partite e vanno tutte giocate al 100%“.
Sull’atmosfera dello spogliatoio: “Se io sottolineo il comportamento di un mio calciatore, è perché penso di potermelo permettere per la conoscenza che ho del calciatore, per i rapporti che ci sono. Questo non è uno spogliatoio nuovo per me, lo conosco. Nella mia carriera non ho mai scaricato pubblicamente un mio calciatore, anzi quando tutti sono contro un giocatore io cerco sempre di recuperarlo o difenderlo“.
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“Allegri ha rimesso in rotta la Juventus”
Infine, Giampaolo ha parlato dell’avversario di domani e dell’atteggiamento che deve avere la Sampdoria per affrontare la gara: “Allegri ha rimesso in rotta la Juventus dopo un inizio così così. Oggi è una squadra consapevole e forte. Io mi appello sempre alle stesse cose: prestazione e collettivo, collettivo e prestazione. Non si può giocare contro la Juventus sul piano individuale, non si può non fare una prestazione all’altezza della situazione e il livello d’attenzione dev’essere sempre alto. Dobbiamo giocare tutte le partite senza guardare in faccia all’avversario, non esistono pronostici“.