Torino, Giampaolo: “Impegni troppo ravvicinati, ma ci serve continuità”
Sabato sera il Torino affronterà il Milan nell'anticipo della giornata di Serie A. Ne ha parlato l'allenatore del Torino Marco Giampaolo in conferenza stampa, tra l'altro da ex della sfida: "Prima o poi bisognava affrontare chi sta in vetta, ma non è il Milan che mi preoccupa. Mi disturba il calendario, il Toro è l'unica squadra ad affrontare impegni così ravvicinati, 5 partite in 13 giorni. Tutte le altre hanno in media un giorno in più per recuperare".
La'llenatore poi parla della forza degli avversari: "Anche con le assenze, hanno dimostrato di essere una squadra forte. Quando raggiungi un filotto così lungo di partite utili vuol dire che hai creato consapevolezza e autostima. Per noi è importante la gara di domani, dovremo giocarla al massimo e poi faremo la conta per martedì. Non è semplice fare valutazioni nel giro di tre giorni".
Un Torino che contro le grandi si esalta: "Non ci sono motivazioni né tattiche né psicologiche. E comunque le due vittorie sono arrivate contro Genoa e Parma, che stanno vicino a noi, mentre con le altre abbiamo fatto buone gare senza trovare il risultato. Prima o poi arriveranno anche i risultati con le buone prestazioni. I quattro risultati di fila ci hanno permesso di lasciare l'ultimo posto e aggrapparci al gruppone. Dobbiamo puntare sulla continuità, allungare la striscia positiva. La continuità è la strada da percorrere, quella che può premiarti. Con la squadra ci siamo posti l’obiettivo di pensare ad una partita alla volta. Pensiamo alla partita di domani e cerchiamo di farla bene".
Giampaolo ha poi parlato dei singoli: "Lukic è un giocatore moderno, può giocare in mezzo o davanti perché ha caratteristiche e qualità per svolgere entrambe le funzioni. Belotti e Rincon sono quelli con il più alto minutaggio. Quando dico che mi preoccupano gli impegni ravvicinati, mi riferisco a questo. Linetty può anche riposare e stare in panchina, ma è un giocatore forte".
Infine si sofferma sul mercato e le tante situazioni in casa granata: "Le situazioni cambiano, le scelte possono essere diverse a seconda dello stato di forma del calciatore o della squadra. Sirigu e Izzo erano e sono giocatori forti, anche quando non hanno giocato. Sirigu è stato fuori due partite, Izzo un po’ di più anche perché ha accusato un infortunio. Meité, Nkoulou e Zaza sono forti e si allenano con professionalità. Come ho sempre detto il Toro è al di sopra di ognuno di noi e ognuno deve partecipare al raggiungimento degli obiettivi".