Germania, Neuer esalta Buffon: “E’ ancora al top, se gioca fino ai 50 ci rifletto anche io…”
Gigi Buffon o Manuel Neuer, chi è il più forte? Per completare il quadro bisognerebbe inserire anche Thibaut Courtois, che proprio due sere fa ha dimostrato contro l’Italia di essere all’altezza dei due “alieni”. Un indizio per capire chi è veramente il “numero uno dei numeri uno” c’è. Dopo Iker Casillas, infatti, è lo stesso Manuel Neuer a tessere le lodi del portierone azzurro:
“È ancora al top” – si legge nelle pagine del La Gazzetta dello Sport – “Per presenza, per come sprona la squadra, si vedeva come tutti lo ascoltavano, è una guida per i giovani. Giocare fino ai 50? Prima deve arrivarci Gigi, poi mi deve dire come ci riesce, io vedo come diventa e poi ci rifletto. Il salto sulla traversa è un rischio, ma significa che Buffon si fida del suo corpo. Non so se alla sua età riuscirò in un gesto così. Mi sono perso la scena, mi hanno detto che è stata divertente. Ma Gigi sa cosa può permettersi o a cosa prestare attenzione. Io faccio anche altro con discrezione, vado in mountain bike, qualche volta in Vespa. Non si può rinunciare a tutto. Ho un assicurazione particolare non solo per le mani, per tutto il corpo, però è chiaro che quelle per noi sono particolari. Ma niente manicure, mi taglio le unghie e basta. Nonostante le sollecitazioni, ho soltanto un mignolo un poco storto”.
Elogi anche per l’Italia: “Io non avevo mai cancellato gli azzurri dal pronostico, neanche dopo la nostra vittoria a Monaco. Avevo sentito molte critiche, però so che sono una squadra da torneo, si è visto come sono compatti tatticamente, come difendono bene, ma anche come sono sempre stati pericolosi anche dopo l’1-0. Sorpreso? No, mi piace come sistemano la difesa, con i tre della Juve e De Rossi davanti, come chiudono a cinque. E come si muovono insieme. Movimenti di squadra ben interpretati. Non ricordo tutti i nomi degli azzurri, ma quando li ho visti in faccia, li ho riconosciuti. Giaccherini? Certo. Di vista, c’era anche a Monaco. Ma non te lo dimentichi, è molto appariscente in partita. Penso che lunedì fosse davvero kaputt per quanto ha corso”.
La Germania e gli azzurri potrebbero incontrarsi ai quarti: “Grazie a Dio non è una semifinale… Ma pensiamo a vincere il girone, adesso c’è la Polonia, sarà la partita decisiva. Lewandowski? Dobbiamo tenere lontano dall’area la Polonia più di quanto fatto con l’Ucraina. Lewa è pericolosissimo, può castigarti in un attimo, è veloce. Comunque preferisco giocare contro chi conosco. Lui è favorito, perché sa le caratteristiche di più giocatori. Era a Dortmund con Hummels, adesso si allena con me e Boateng, per restare alla difesa. Io un ‘cane scottato’? Significa che rimango sempre tranquillo anche quando la situazione intorno si fa pressante, difficile. Non mi faccio prendere dalla frenesia, è il mio ruolo, devo dare sicurezza e i compagni devono sapere che possono fare affidamento in ogni momento su di me”.
In chiusura d’intervista Neuer parla del suo prossimo allenatore al Bayern, Carlo Ancelotti: “Non ho ancora letto il suo libro. Dicono che sia esperto, tranquillo, sa maneggiare i giocatori di classe. Dopo l’Europeo sarò felice di conoscerlo e iniziare a lavorare con lui”.