Genoa, Preziosi: “Lavoriamo con la Sampdoria per lo stadio. Ballardini ha dato equilibrio alla squadra”
Intervistato dopo l’incontro con il presidente della Regione Liguria Toti, in cui era presente anche una delegazione di possibili investitori, Enrico Preziosi ha discusso di quanto fatto in giornata e dei temi più caldi in casa rossoblù. Il presidente del Genoa ha esordito proprio parlando della riunione al Palazzo della Regione: “Sono incontri istituzionali, che si fanno anche per capire cosa succede con lo stadio, si parla di quelli che sono i progetti, tutto qui. Se sei d’accordo con le istituzioni diventa tutto più semplice. Fa piacere che investitori stranieri possano essere interessati a progetti in Liguria, nel porto di Genova. Il discorso che abbiamo fatto è che, se ci sono opportunità di investimenti, c’è gente pronta a farlo. Non è il mio lavoro, è stata giusto un’introduzione di qualche azienda che vuole investire in quest’area”.
Il Genoa intanto ha compiuto una vera impresa in trasferta a Roma, superando una Lazio sempre più protagonista nella corsa Champions: “Mi ha impressionato il modo in cui siamo stati in campo, siamo stati molto compatti, mancava qualche titolare, ma abbiamo fatto una partita che non mi aspettavo. Abbiamo meritato, siamo contenti perché è una vittoria che dà consapevolezza ma non siamo neanche a metà percorso come dice Ballardini. Ora dobbiamo pensare al Chievo e sicuramente loro avranno il coltello tra i denti, sono abituati a lottare per la salvezza e noi dobbiamo avere un profilo basso”.
Tiene banco anche un mercato di gennaio molto attivo, in cui sono arrivati tanti volti nuovi, tutti in campo nella sfida dell’Olimpico: “Forse abbiamo cercato ciò che avevamo già in casa, a giudicare dalla prestazione di Hiljemark: è partito timido poi ha fatto una prestazione maiuscola, ha dato alla squadra e al mister una certezza in più, mentre probabilmente avremmo preso un giocatore che non era ancora pronto per il campionato italiano. Con Bessa e Medeiros abbiamo aggiunto qualità. Pereira già si conosceva, ha giocato sull’altra sponda, poi è rinsavito ed ora è venuto da noi, è stato molto attento, molto veloce nel chiudere gli spazi, ma quando vinci fai fatica a trovare chi ha giocato male e se pure fosse me lo terrei per me. El Yamiq? Ne avevo parlato con Benatia che mi ha mandato messaggi rassicuranti sulle sue capacità. Ha un bel fisico, è veloce, può rappresentare il giocatore moderno per il futuro ma dovremo vederlo nel nostro campionato che è sicuramente più difficile di quello marocchino”.
Parole di elogio anche per Ballardini, che dal suo arrivo in panchina ha cambiato la stagione del Genoa: “Ha fatto una cosa importante, ha dato equilibrio alla squadra, ogni eccesso in ogni reparto dà squilibrio, lui lo ha evitato. Certo, i tifosi vogliono vedere i gol, la squadra che attacca ma serviva del tempo. Ora, incrociando le dita, abbiamo dimostrato di avere un’ottima difesa ma dobbiamo migliorare dalla metà campo in avanti e lo stiamo facendo”.
In fase offensiva Lapadula è alla ricerca di un riscatto dopo una prima parte di stagione vissuta tra tante difficoltà “Ci sono stati campioni, in passato e recenti, giocatori bravissimi, che hanno avuto un’annata storta. Capitano stagioni così, in cui parti con la fascite, poi ti fai male al ginocchio… ma vedrete che non mi sono sbagliato: è uno degli attaccanti più forti in Italia, non il più forte, ma secondo me tutti lo vorrebbero avere. Lapadula è atipico, non è Galabinov ma è un attaccante di manovra, dà profondità, fa i movimenti giusti, deve solo iniziare a segnare con regolarità e spero succeda il prima possibile”.
Infine Preziosi ha chiuso con l’argomento stadio, aggiornando sulla situazione attuale: “Noi abbiamo un accordo con la Sampdoria, è inevitabile che si faccia lo stadio insieme, non è quello che desiderano loro o soprattutto che desidero io, ma siamo affratellati insieme in questa cosa che non vorremo mai, perché ognuno deve mantenere le sue caratteristiche anche di tifo, le sue origini. Le nostre sono completamente diverse, nel bene e nel male siamo diversi, vorremmo essere in qualche modo autonomi, chissà se un giorno riusciremo in questa impresa qui, ma ora, per forza di cose, dobbiamo fare qualcosa per lo stadio e farlo insieme, io ho buoni rapporti con Ferrero, si parla, si scherza e si fanno cose serie, ma consapevoli che apparteniamo a parrocchie diverse”.