Perin: “Domenica faccio cento con il Genoa. Segreto? Svegliarmi con gli AC/DC, una malattia”
Mattia Perin fa 100. Domenica la gara contro l’Empoli regalerà l’ambito traguardo al portiere dei rossoblù, che a quanto pare ha ben in mente tutte le precedenti 99:
“Ne sono fiero e le ricordo tutte, non ne manca una” – si legge nelle pagine del Secolo XIX – “Saprei dire anche tutti i risultati. Sono tutte belle, anche quelle perse. Sei genoano e vuoi anche vincere? Al Genoa ci vogliamo bene come fratelli. Io non vedo l’ora di venire al campo, è un gruppo molto bello. Anche due anni fa, mentre l’anno scorso abbiamo peccato un po’. Non so esattamente come mai. Abbiamo la voglia di stare assieme anche fuori, non ha prezzo. Ed è una forza. Pasti? Con la colazione ho avuto qualche problema, mi piace riposare… Ma basta prendere il ritmo, devo dire che così mi godo anche di più la giornata. AC/DC? Li ascolto tutte le mattine, è una malattia che mi ha trasmesso Spinelli“.
Perin questa stagione ha ritrovato Ivan Juric, dopo i tempo della Primavaera: “E’ più allenatore, è uno che sa cosa vuole, cosa pretendere, come tirare fuori il meglio da ognuno. Si capisce che farà grandi cose. Scherzi a Pavoletti? Da quando è infortunato non gliene faccio più. Anzi, gli dico che si veste bene anche se non è vero. L’altro giorno la mia ragazza, Giorgia, gli ha rotto una cornice di vetro palleggiando con un pallone gigante vinto alle giostre. Però li ha fatti”. Perin parla anche del suo rapporto con i social: “Puoi avere i tifosi vicini e loro vedono il suo giocatore in parte della sua vita privata. Sono una bella cosa, ma vanno gestiti, va trovato un equilibrio. Io tante volte ho sbagliato, ma sbagliando si impara. Bisogna capire cosa va bene e cosa va male, qual è il limite”.
Il portiere di Latina ha visto dal vivo l’errore di Buffon contro la Spagna: “Una rarità, Gigi ne fa ogni tot di anni e sono ben di più le parate e sono ben di più le parate decisive”. In chiusura d’intervista Perin parla di Donnarumma e del ruolo da vice Buffon: “Con Gigio Andiamo d’accordissimo ed è il fratello di Antonio che è un amico. E’ molto forte per l’età che ha, impressiona per la personalità. Per ora c’è Gigi e la competizione è solo per il vice, non decido io e dipende dal campionato. In futuro, senza Buffon, non saremo solo noi due: ci sarà da sgomitare”.