Retrocesso contro il Genoa, poi a un passo, ora vincente: la partita di Liverani
"Una vittoria per sbloccarsi”. Liverani alla vigilia della sfida con il Genoa lo aveva detto: quella di Genova per il suo Parma poteva e doveva essere una tappa fondamentale per trovare nuovo slancio, a pochi giorni dal passaggio del turno di Coppa Italia contro il Cosenza.
Dopo un avvio di campionato in salita, tra infortuni e problematiche legate al Covid, serviva cambiare marcia. Obiettivo centrato grazie alla doppietta di Gervinho: un gol per tempo, utile solo ad accorciare le distanze la prima rete in A di Shomurodov, bastati a regalare la prima vittoria lontana dal Tardini al Parma, e a costringere invece il Genoa al quarto ko consecutivo in campionato. Un avversario non come tutti gli altri per l’allenatore ex Lecce.
GLI INIZI AL GENOA E L’ESORDIO TRA I GRANDI
Alla guida del Genoa Liverani ha infatti mosso i primi passi da allenatore. È il 14 novembre del 2011 quando al tecnico romano viene affidata la panchina degli Allievi Regionali rossoblù, prima tappa che lo porterà, dopo un anno di Allievi Nazionali, a guadagnarsi nell’estate del 2013 la chiamata del Presidente Preziosi, deciso a puntare su di lui per la prima squadra. Una scelta coraggiosa quella del numero uno del Genoa, non premiata però dai risultati sul campo: un pareggio, quattro sconfitte e una sola vittoria (nel derby con la Sampdoria) il suo score, che portano all’esonero dopo sole sei giornate che farà spazio al ritorno in rossoblù di Gian Piero Gasperini.
LA SFIDA SALVEZZA E IL POSSIBILE RITORNO
Le strade di Liverani e del Genoa si dividono, per ritrovarsi da avversari la scorsa stagione dopo sei anni: l’occasione di rivincita si presenta sotto forma di corsa salvezza alla guida del Lecce, in soli due anni portato dalla C alla A. È proprio contro il Genoa che Liverani si ritrova a lottare per restare in Serie A fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Il resto è storia recente: l’autogol di Gabriel a decidere in favore dei rossoblù lo scontro diretto, negli ultimi novanta minuti della stagione (col Genoa in vantaggio di un punto) Grifone che batte il Verona in casa e Lecce che cade al Via Del Mare col Parma ora sua nuova squadra. Rivincita soltanto accarezzato per Liverani, che dopo il divorzio a sorpresa dal Lecce in estate finisce del mirino proprio del Genoa: nella lista di nomi per il post Nicola Preziosi inserisce anche quello dell’allenatore romano, che alla fine firmerà però col Parma mentre al Genoa arriverà Maran.
RIVINCITA CON DEDICA SPECIALE
Si arriva ad oggi: dal possibile ritorno a Genova ad una nuova sfida contro, ennesimo incrocio col suo passato, con l’allenatore che questa volta non ha però mancato all’appuntamento. “Serviva trovare una partita così”. Seconda vittoria stagionale, prima lontana da casa, quinta nelle ultime cinque partite giocate dal Parma contro il Genoa, sempre più vera e propria bestia nera dei rossoblù. Vittoria festeggiata da Liverani con un urlo liberatorio a fine gara, accompagnato da una dedica speciale. “Il mio urlo a fine partita non era verso nessuno, era verso l'alto. In questo momento, per me che da bambino ho vissuto il mito Maradona, c'è stata grande emozione. Sono nato negli anni di Diego, era il mio idolo. È stata una settimana piena di ricordi. Era una poesia. Volevo dedicare qualcosa ad un giocatore che mi ha dato tanto”. E lo ha portato a diventare uno degli attori principali della nostra Serie A. Grazie anche al Genoa, pronto a dargli la prima occasione per mettersi in mostra: oggi avversario da battere. Missione compiuta.