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Milan, Pioli: “In porta ci voleva andare Pulisic, ma è troppo piccolo”

Le parole di Stefano Pioli al termine di Genoa-Milan

Un Milan che fatica nei primi 45 minuti ma trova tre punti fondamentali al Marassi contro il Genoa. Dopo l’intervallo Stefano Pioli ha inserito sia Leao che Pulisic ed è proprio l’americano con un gol al 90′ a regalare la vittoria ai rossoneri che salgono al primo posto in classifica in solitaria. Una prestazione da non ripetere però in futuro, come sottolineato da Stefano Pioli nel post partita ai microfoni di Sky Sport.

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Le parole di Stefano Pioli al termine di Genoa-Milan

Stefano Pioli ha commentato così la prestazione dei suoi ragazzi: “Non c’è mai capitato, quindi è stata una sorpresa. Anzi, in porta ci voleva andare Pulisic, ma gli ho detto che era troppo piccolo. Sono successe delle cose un po’ strane in partita, è stata difficile ma l’abbiamo condotta bene. Vittoria di mentalità, carattere e forza. Sono molto soddisfatto dei giocatori. Essere in questa posizione è sicuramente la cosa che ci deve dare tanta fiducia e convinzione per il futuro. Su alcune cose stiamo andando bene, su altre invece possiamo e dobbiamo vincere”. 

L’allenatore del Milan ha poi continuato: Per la classifica è troppo presto. Più che altro per la fiducia, per l’autostima, perché è stato un periodo tosto a livello mentale e fisico. Quindi riuscire a mettere in campo una prestazione con così tanta energia, vincere qui, non era facile. Abbiamo affrontato una squadra che sta molto bene, quindi grande merito ai miei giocatori per averci creduto fino alla fine e aver vinto una partita difficile“.

Ora la squadra potrà riposare durante la sosta per le Nazionali: “Il campionato è lungo, però adesso c’è la sosta e ce la prendiamo tutti. Molti hanno bisogno di riposare. La settimana dopo la sesta sarà ancora più impegnativa, con Juve, PSG e Napoli saranno tre partite molto complicate. Ci prepareremo per fare sempre meglio”.

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Nonostante manchi ancora tanto, il Milan chiude questa prima parte di stagione con un’ottima classifica: “Otto partite sono troppo poche per guardare la classifica, ma è chiaro che fa piacere essere davanti a tutti e aver ottenuto quattro vittorie consecutive dopo il derby. Il fatto di avere tanti giocatori che ti possono cambiare la partita fa parte dell’essere squadra. Alla fine è la qualità del singolo giocatore, che ti fa il gol da fuori area o saltando più in alto dell’avversario. A livello di stare in campo in modo compatto e così solido possiamo sicuramente crescere, ma stasera era una partita non facile”.

Quanto al turnover: “Il nostro è un gruppo di giocatori forti, che lavorano bene insieme. Certe scelte le ho prese per cercare di impattare più a livello mentale che fisico. Ma anche se avessero cominciato i soliti, cioè Giroud, Pulisic e Leao, avrei comunque avuto la possibilità di migliorare in corso di gara.

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Su Jovic: “Sicuramente è un giocatore che sa giocare a calcio, perché ha fatto delle giocate importanti. Credo che possa migliorare l’intensità, questo sì. È un ragazzo molto sensibile, che arriva da stagioni un po’ particolari. Ha bisogno secondo me di fiducia, ma da noi chi dà il 100% si ritrova il 200%. Sta lavorando molto bene, è forte, crescerà e ci darà soddisfazioni. Quindi sono molto soddisfatto del suo rendimento, atteggiamento e molto fiducioso sul fatto che ci darà qualcosa”.

Se i rossoneri stanno ottenendo questi risultati è anche grazie al lavoro svolto dalla società in estate: “Abbiamo avuto la fortuna e la bravura del club. Avevo chiesto di avere una squadra non dico già fatta al 100%, ma comunque con dei giocatori nuovi. Il club ha preso dei giocatori giovani, ma dei giocatori fatti, bravi, forti e che sanno giocare a calcio. Quindi non è stato difficile metterli insieme. Adesso è finito il tempo dell’inserimento e dei nuovi: siamo squadra, con i nostri limiti e difetti, ma siamo sicuramente squadra.