Genoa, Juric aspetta il Palermo: “Loro liberi di testa, parleremo di mercato dopo il Torino”
Per salutare il 2016 da imbattuto tra le mura del Ferraris il Genoa di Juric, per interrompere una striscia negativa che dura ormai da nove giornate, e restare agganciato al treno salvezza il Palermo di Corini: eccolo il menù del posticipo di domani sera a Marassi, sfida che l’allenatore rossoblù alla vigilia dal Signorini di Pegli ha introdotto così: “Il Palermo è molto solido, a Firenze ha fatto una bella gara, hanno giocatori forti e arrivano anche liberi di testa”.
“In momenti così negativi riesci a fare anche prestazioni importanti. Perché più difficoltà con le piccole? Per come vedo il calcio io abbiamo giocato meglio con l’Udinese piuttosto che con le grandi, poi è importante concretizzare. Per caratteristiche i miei giocatori poi come detto si esaltano quando trovano spazi, con squadre più basse fanno più fatica. Quella di domani è la partita più importante di tutte, ma non solo per i tre punti, ma anche per dare un segnale di forza. Il reparto che più mi rispecchia? La fase difensiva lavora molto bene, mi è piaciuta la squadra anche nelle ripartenze. Quella con la Firenze da manuale? Ho scritto bella sull’analisi della partita, è stata una bella azione, con tutta la squadra che si è mossa assieme”.
“Tre gare in pochi giorni? Oggi vedo i ragazzi e decido, andrò a sensazione. Rincon? Ha un dolore sciatico che gli da fastidio, sta meglio, oggi vediamo e proviamo. Staffetta Ninkovic-Ocampos? Hanno caratteristiche diverse, in base alla partita mi possono dare cose diverse, stanno facendo bene tutti e due. Munoz? A me piacerebbe avere due Izzo, nel senso di capacità in fase offensiva, quello che mancava a Ezequiel quando era a Palermo era che mancava di concentrazione, ma sta crescendo e sta facendo prestazioni ottime. Simeone? Al suo arrivo leggevo che era più acerbo, abbiamo lavorato molto è anche i movimenti nell’area di rigore sono stati ottimi e sta crescendo come vogliamo noi”.
“Noi siamo concentrati sul campo, dopo la partita di Torino ragioneremo. Cosa servirà? Dipenderà dalle uscite, non lo so, non voglio neanche rispondere. Firmare per il decimo posto di ora? Non ci penso, non riesco a guardare così avanti. Credo ci siano sei o sette squadre più forti, c’è stata la sorpresa Atalanta, poi siamo tutte li”.