Genoa, da Suso a Bruno Gomes: le ultime sulla formazione in vista del derby
“Il derby è una partita diversa da tutte le altre, è fuori dalla classifica. È un obiettivo stagionale e, in caso di vittoria, regala serenità”. Così Gian Piero Gasperini questo pomeriggio dalla sala stampa del Signorini a poco più di ventiquattr’ore dal derby della Lanterna numero cento undici. Obiettivo serenità (e tre punti) in casa Genoa, per interrompere la striscia negativa che dura ormai da quattro giornate (Carpi, Inter, Bologna e Roma), e ripartire col sorriso al primo appuntamento del nuovo anno, ritrovando l’entusiasmo perduto.
Per farlo Gasperini potrà contare “finalmente – le parole dell’allenatore rossoblù in conferenza – la sua assenza si è fatta sentire” su Leonardo Pavoletti, di rientro dopo le tre giornate di squalifica. Non ci saranno invece Diego Perotti (respinto il ricorso contro la squalifica, confermato lo stop di tre turni), Tino Costa, Diogo Figueiras e Cissokho, assente di fatto un esterno destro di centrocampo a disposizione di Gasperini, che con ancora un allenamento a disposizione (domattina a porte chiuse) e dopo le diverse prove fatte (dal 4-3-3 al 3-4-3, passando per il 3-5-2) indicativamente dovrebbe far scendere in campo il suo Genoa con Perin tra i pali, De Maio e Burdisso centrali, con Izzo a destra e Ansaldi a sinistra. Rincon, Dzemaili e l’ultimo arrivato Luca Rigoni (ufficializzato nel pomeriggio il trasferimento dal Palermo) a centrocampo, in attacco al fianco del rientrante Pavoletti spazio a Laxalt da una parte e l’ex Milan Suso (anche per lui ufficialità arrivata in giornata) dall’altra.
Presente nella lista dei convocati appena resa nota Bruno Gomes, transfer arrivato in tempo in vista del derby: “Ha solo diciannove anni, non può essere lui il salvatore del Genoa, non carichiamolo troppo di aspettative” le parole del Gasp dal quartier generale di Pegli a proposito del nuovo acquisto rossoblù. Queste le ultime in casa Genoa in vista della stracittadina in scena domani sera al Ferraris, prima sfida del nuovo anno: novanta minuti per tornare a sorridere, ritrovare l’entusiasmo perduto e regalarsi quella serenità fondamentale per tornare a dire la propria in campionato.