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Genoa, Ballardini: “Il Cagliari non merita questa classifica, Biraschi l’unico recuperato”

Il ko di Bologna da mettersi subito alle spalle e un compleanno che si avvicina da celebrare: il Genoa si prepara così al lunch match di domenica a Marassi con il Cagliari di Diego Lopez, direttamente dalle sale del Teatro Carlo Felice di Genova. Location scelta dal Grifone per “Il Genoa all’Opera”, terzo evento celebrativo della rassegna di appuntamenti con i quali il club rossoblu festeggia quest’anno il suo 125° compleanno. Ospite d’onore della giornata – che ha visto nascere la sinergia tra Genoa e Teatro Carlo Felice – l’allenatore Davide Ballardini, che ha anticipato di un giorno l’appuntamento fisso della conferenza pre partita.

“Restando in tema musicale… che musica dovrà suonare il Genoa? Un genere Pop, popolare: che coinvolga la gente, che emozioni, di facile ascolto. Io ho avuto la fortuna di conoscere Riccardo Muti e Pavarotti, entrambi vicini alla musica popolare, questo è il nostro Genoa”. Le prime parole del ‘Balla’, che sulle similitudini tra allenatore e direttore d’orchestra continua. “Ce ne sono molte, penso al cercare il tutt’uno: nel quotidiano tu fai questo, fai le prove fino all’ultimo giorno per diventare un tutt’uno e andare incontro alle difficoltà che si troveranno”.

“Se ho usato la bacchetta con i miei giocatori dopo il ko di Bologna? – una bacchetta da direttore d’orchestra è stata donata a Ballardini durante l’evento – No, i ragazzi sanno quello che non è stato fatto bene, non abbiamo avuto quell’intensità che dovevamo avere”. Occasione immediata per riscattarsi, il Cagliari in arrivo domenica. “Non è una squadra costruita per stare nella posizione in cui si trova, hanno giocatori importanti, mi aspetto una partita difficilissima e noi dovremo essere al meglio. La situazione infortunati? L’unico che recuperiamo è Biraschi, Veloso certamente non sarà della partita, Giuseppe (Rossi, ndr) ha fatto ieri un allenamento intero e come da programma oggi ha riposato: domani si allenerà, quasi certamente però non sarà della gara”.

Nella quale “sarà importante avere grandissima attenzione e intensità, perché il Genoa ha dimostrato che se è attento e intenso in ogni fase della partita le difficoltà le può creare, se non c’è quella fame dimostrata in tante partite allora diventa difficile. Domani sarà importante la tanta corsa e quella voglia e quelle motivazioni caratteristiche che ci hanno permesso di fare la differenza”.

“Farmi prestare il ‘Nessun Dorma’ da mettere prima della partita? Meglio il rock”. Alla domanda su chi sia Ballardini raccontato da Ballardini. “Una persona semplice, per bene, che ama quello che fa: curioso, perché se hai una passione non puoi non essere curioso, una persona che si sente un privilegiato”. Archiviata la delusione post Bologna, sul pericolo perdita della fame. “Sappiamo bene che se non abbiamo quelle prerogative noi facciamo molta fatica, è successo che abbiamo avuto anche più occasioni degli avversari ma se non abbiamo quegli ingredienti noi diventiamo una squadra un po’ fragile: magari carini da vedere, ma meno solidi degli altri. Noi per esserlo dobbiamo fare fatica nella testa e nelle gambe”.

Sull’assenza prolungata di Taarabt. “Lui ha un dolore alla schiena che speriamo sia in via di guarigione, il fastidio che ha lo condiziona molto nella corsa: la speranza è di vederlo la prossima settimana al campo, non so quando rientrerà con la squadra. Rossi? Dicevo ieri a lui che è da denuncia: lo è perché ci priva nel quotidiano di quanto è capace di fare, i suoi infortuni hanno privato lui e noi di vedere il suo talento. La speranza è vederlo allenarsi per tutta la settimana con noi”. A chiudere la conferenza una battuta sulle tante gare al Ferraris alle porte. “L’importanza di recitare nel nostro teatro? Direi che e tanta, sei davanti a chi ti vuole bene e ti sostiene dal primo all’ultimo minuto. Tutto questo aiuta a dare quel qualcosa in più, forse davanti alla nostra gente viene non più facile, ma è breve la strada per fare una corsa in più piuttosto che una in meno”.