G Factor – Under 17, “buona la prima” all’Europeo sognando uno storico trionfo
C’è una competizione europea in cui l’Italia ha trionfato solo una volta: è l’Europeo Under 17. Era il 1982, la finale vinta 1-0 contro la Germania Ovest, sembra uno scherzo nel destino visto quanto fecero nello stesso anno al Mondiale spagnolo Paolo Rossi e compagni. La categoria non era ancora l’Under 17, a quei tempi e fino al 2001 il torneo era Under 16. L’Italia vinse sul campo anche in un’altra edizione, quella del 1987, battendo in finale l’Urss ma il titolo fu revocato dalla Uefa per alcune documentazioni irregolari riguardanti il giocatore Roberto Secci. Dal 2001 ad oggi in tre occasioni l’Italia è arrivata tra le prime quattro: nel 2005 con il terzo posto conquistato nella finale di consolazione contro la Croazia, nel 2009 e nel 2013, quando sfiorò il titolo perdendo in finale ai rigori contro la Russia. I ragazzi classe ’96 arrivarono ad un passo dalla vittoria: c’erano Cerri, il ’97 Vido sotto età, Di Marco, Calabresi, Scuffet e Daniele Zoratto a guidarli. La fase finale dell’Europeo 2016 è in corso in Azerbaigian, stavolta sotto la gestione del ct Dal Canto ci proverà la leva ’99 a portare l’Italia sul tetto d’Europa.
La “prima” è andata bene, l’Italia ha battuto 2-1 la Serbia con le reti di Scamacca del Psv Eindhoven e Kean della Juventus. L’attaccante bianconero è un classe ‘2000 così come il portiere Plizzari, entrambi stanno disputando l’Europeo sotto età ma per loro non si tratta di una novità. Kean ha segnato diciannove reti nel campionato Under 17 A e B giocando contro avversari più grandi di un anno ed ha già raccolto qualche presenza in Primavera, Plizzari è stabilmente nel gruppo del Milan che fu di Brocchi ed oggi è diretto da Nava.
A segno per la Serbia è andato Igor Maksimovic, centrocampista classe ’99 del Partizan Belgrado, i rivali della Stella Rossa, realtà in cui si sono affermati i Maksimovic più affermati: Nikola, il difensore del Toro, e Nemanja, trequartista dell’Astana. Nell’altra gara del girone la Spagna ha battuto 2-0 l’Olanda con le reti di Mboula e Abel Ruiz, entrambi espressione del vivaio del Barcellona. Ruiz è una prima punta classe ‘2000, unisce spiccate qualità tecniche ad un’ottima struttura fisica oltre che ad una notevole potenza nel tiro. Lunedì la seconda giornata del girone D, l’Italia affronterà l’Olanda, la Spagna se la vedrà con la Serbia. Dal Canto traccia il sogno, i ragazzi vogliono seguirlo. “Ce la giocheremo al massimo delle nostre possibilità senza fare calcoli”, queste le dichiarazioni del ct prima della partenza. L’Italia ci crede, l’obiettivo è nel mirino trentaquattro anni dopo l’ultimo successo europeo.
Staff: Ciro Troise