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Furia Pochesci in conferenza: “Se famo menà pure dagli svedesi, siamo tutti ‘pariolini’. Il calcio italiano è morto”

La sconfitta dell’Italia fa ancora discutere e sarà così almeno fino a lunedì sera. Poi o sarà tutto dimenticato, oppure non ne parliamo nemmeno. Chi di sicuro non l’ha presa bene è Sandro Pochesci, allenatore della Ternana, terz’ultima in classifica e in piena lotta salvezza. Sempre molto pirotecnico quando prende la parola in sala stampa o davanti alle televisioni, il tecnico romano non ha usato mezzi termini per commentare, durante la conferenza stampa pre Novara, la prestazione dei ragazzi di Ventura di ieri sera in quel di Stoccolma: “Ogni tanto nello spogliatoio ci si mena, lo sapete. Non siamo come l’Italia, che va in Svezia e si fa menare – esordisce così Pochesci con il suo classico accento capitolino – Una volta l’Italia vinceva e le dava, adesso perde e le prende, piangendosi addosso. Siamo diventati tutti pariolini”. E’ incontenibile l’allenatore della compagine umbra, che con tono sempre più acceso rincara la dose, soffermandosi sui problemi del calcio italiano: “A voglia di portare tutti stranieri nel nostro campionato, il calcio italiano è finito! Non c’è più un italiano che mena… andiamo in Svezia e ne prendiamo! Siamo andati lì con la paura e così non ci si qualifica per il Mondiale. Se vedo la mia squadra che gioca con la paura, io prendo e me ne vado. Al posto mio ne metto un altro più coraggioso, perché se la mia squadra ha paura allora vuol dire che il primo a trasmettergliela sono stato io”. Chi meglio di lui, che ha assaporato mille battaglie su tutti i campi di categoria, può denunciare ciò che frena il nostro movimento: “Le squadre della Primavera sono fatte tutte di stranieri, bisogna cambiare le regole. Basta, parliamo di calcio italiano e qui ci devono giocare calciatori italiani! Altrimenti andiamo a fare il campionato europeo e mondiale”. Chiosa finale sulla Svezia che, a quanto pare, non gode di tanto prestigio nella testa di Pochesci: “Andassero a prendere giocatori dalla serie C o D, dessero loro un’opportunità. Una squadra di Lega Pro contro la Svezia vrebbe vinto, perché questo è il valore della Svezia. Sapete cosa succede quando si ha paura? Ci si fa autogol. Ora bisogna stare con la paura di non andare al Mondiale fino a lunedì, è una vergogna!”

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