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​​From Perisic to Icardi, with gol

Alla decima giornata continua a confermarsi l’intesa tra Perisic e Icardi. Nel 3-2 con una bella Sampdoria in gol vanno gli ex: prima Skriniar, poi Icardi e di nuovo il capitano interista, servito (che strano!) dal compagno croato. Dieci tocchi consecutivi innescati da Handanovic e i soliti due a finalizzare. La squadra di Giampaolo c’è ma l’Inter ha una punta di diamante che da 4 stagioni in maglia nerazzurra ha sempre raggiunto la doppia cifra e che sembra aver trovato un partner fisso nelle azioni offensive.

Il rendimento della nuova Inter di Spalletti detta dei mezzi verdetti: 26 punti, nessuna sconfitta e un gruppo coeso in cui la differenza, in parecchie occasioni, la fanno sempre gli stessi numeri: il 9 e il 44.

Uno incontenibile sulla fascia, sempre presente nelle trame di gioco, incline al sacrificio quando torna a dare una mano ai compagni; l’altro potente e preciso, chirurgico nel fare la cosa giusta al momento giusto e con un senso del gol assoluto, anche se oggi si è detto “Dispiaciuto per il palo del primo tempo e per alcune sponde non precise”. E allora a confezionargli la centesima rete in carriera tra Inter e Sampdoria ci pensa il compagno che prima colpisce un palo da centrocampo e poi gli serve la palla del 3-0.

Gli ingredienti della squadra sono ben miscelati e si collocano alla base di una certezza statistica: l’esterno croato e l’attaccante argentino hanno partecipato, con gol o assist, a 5 partite su 10 di questa stagione. Inter – Fiorentina (3-0): segna Icardi, Perisic fa assist e segna; Roma – Inter (1-3) segna Icardi e Perisic fa assist; Inter – Spal (2-0) segnano Icardi e Perisic. Inter-Milan (3-2): tripletta di Icardi, Perisic serve per il secondo gol e questa sera Inter – Sampdoria: a San Siro, per il primato provvisorio finisce 3-2: Perisic fa assist, Icardi segna.

Il binario tra Spalato e Rosario sembra dunque costruito su un’unica strada da quando Spalletti a fine estate mise il veto: ”Ivan non si muove da qui”, forse intuendo il compagno ideale per il suo pezzo più pregiato e dando il via ad una complicità che potrebbe diventare perfetta. Magari sulle tracce di quelle coppie che hanno fatto la storia del nostro calcio, come Del Piero-Trezeguet o Vialli-Mancini.

E se i numeri, come la matematica, non sono un’opinione, la nuova Inter di Spalletti ha trovato le sue costanti: il 9 e il 44.