Frey: “Donnarumma? Ha fisico, tecnica e carattere, ma ora va protetto”
Redazione 13 Febbraio 2016
Suo figlio Daniel sembra destinato a mantenere la tradizione di famiglia: “Non spingerei nessuno, lui a maggior ragione. L’ho sempre protetto, mai una partita o un giornale sportivo in casa, mai. Credo di aver prodotto l’effetto contrario: Daniel è un innamorato del calcio, ce l’ha nel sangue. Semmai mi sento di dovergli stare ancora più vicino. Prima si giocava per strada con le scarpe rotte, oggi si guarda prima al gel nei capelli: c’è troppa esibizione. Anch’io scatto foto e le posto sui social ma per condivisione, non per vanto. Vorrei che Daniel pensasse come prima cosa alla passione, a divertirsi giocando. E che non sottovalutasse lo studio, è troppo importante: io ero matto, compravo venti macchine all’anno, oggi ho altre priorità e mi sono guardato indietro. Mi sono spaccato il ginocchio nel 2006: mi fosse successo prima, senza mezzo diploma in tasca, cosa avrei combinato nella vita?”.
Paulo Sousa, vecchio compagno di squadra: “La prima volta che l’ho rivisto giuro che non l’ho riconosciuto, fa effetto. Ma non mi stupisce: si è sempre distinto per classe, eleganza e diplomazia. Ho sempre pensato che fosse portato per la gestione, di un gruppo, di una squadra o anche di un’azienda. All’inizio, in partita, ci sarà un po’ di paura: l’Inter fatica, la Fiorentina ultimamente soffre sempre un po’. Comunque, non me la perdo e presto tornerò a Firenze: ho investito anche lì”.