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Fra gol e desideri, parla Salah il Re di Liverpool: “Io e Kane, che duello! Totti, un sogno averci giocato insieme”

Ventuno gol in venticinque partite. 28 le reti stagionali in 34 match disputati. Numeri da capogiro, che la dicono lunga sull’anno di Mohamed Salah. Che sia decisivo per le sorti del Liverpool, non ci vuole un genio a capirlo. Che sia stato uno dei colpi di mercato più azzeccati degli ultimi anni, nemmeno. In Premier è a un solo gol da un certo Kane. In Europa se la gioca con Messi e Cavani: “Sorpreso di quanto sto facendo? No, niente affatto – sorride convinto intervistato da Marca – ho sempre fatto gol ovunque abbia giocato, anche se quest’anno sto andando oltre. Ho fatto bene anche con Fiorentina e Roma, poi ho deciso di tornare In Premier. Ho sempre avuto questo in testa, fin da quando ho lasciato il Chelsea”. E per tornarci ha scelto Liverpool: “Ho parlato con Klopp prima di prendere la mia decisione e devo dire che mi ha aiutato molto ad ambientarmi”. Ora due obiettivi per cui lottare: “Un buon piazzamento con il Liverpool e la qualificazione agli ottavi di finale in Russia con l’Egitto”. Poi il titolo di capocannoniere, anche se: “Kane ha molte più possibilità di me di segnare, perché gioca da nove puro. E’ un grande, ha vinto questo riconoscimento negli ultimi due anni, ma io lotterò fino alle ultime partite”. Lui che è stato eletto miglior giocatore africano dell’anno: “Il sogno di quando ero bambino e giocavo per le strade della mia città con gli amici. Quando posso, non esito a tornare” e che lotta per continuare ad imporsi in Europa: “Non è facile, perché hai grande pressione sulle spalle. Poi è un mondo diverso, devi imparare una lingua del tutto nuova. Ma quando ho lasciato l’Egitto sapevo che non sarei potuto ritornare. O meglio, che lo avrei fatto ma da grande giocatore, dopo essere andato in pensione. Adesso continuo per la mia strada”. Zidane, Ronaldo e Totti i suoi idoli. Con quest’ultimo ha anche avuto l’onore di giocarci insieme: “E’ stato un sogno, giocargli accanto quando da bambino era un mio idolo beh, è stato qualcosa di grande. Da lui ho imparato davvero tanto”. E chissà, magari adesso il buon Totti lo rimpiange anche…