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Fiorentina, Tello si presenta: “Somiglio a Joaquin, voglio rimanere qui a lungo”

Il grande giorno di Cristian Tello è finalmente arrivato, con la presentazione ufficiale andata in scena poco fa nella sala stampa dello stadio Artemio Franchi. L’esterno offensivo classe ’91 si è mostrato entusiasta della nuova avventura con la Fiorentina: “Ho detto di si appena la Fiorentina si è interessata a me – ha detto lo spagnolo – al Porto non giocavo molto e questa chiamata è stata molto importante”.

Tello sa bene quanto sia seguita la piazza toscana, ma non appare per nulla intimorito: “Per me questa è una grande sfida, la Fiorentina è una squadra prestigiosa e potrà lottare fino alla fine per grandi traguardi. Dopo essere stato al Barcellona ogni squadra è una sfida nuova, ora sono felice qui a Firenze e mi impegnerò per aiutare la squadra a vincere”. Ha le idee chiare dunque l’ex calciatore del Barcellona, che si inserisce nello scacchiere di Paulo Sousa come una pedina fondamentale, grazie alla sua versatilità in campo: “Non ho un ruolo preferito, giocherò dove mi chiederà il mister, posso giocare sia a sinistra che a destra. Sono un giocatore abile – continua Tello – veloce nell’uno contro uno: in un campionato come la Serie A queste sono caratteristiche importanti, che mi possono aiutare a mettermi in mostra. Voglio convincere il mister e rimanere a Firenze per molti anni”.

Tello sarà a disposizione della squadra per la trasferta di Genova contro la squadra di Gasperini, in cui, se dovesse essere convocato, indosserà la maglia numero 27, in onore della data di nascita della figlia. Lo spagnolo conosce i suoi predecessori in maglia viola, da Joaquin a Salah, passando per Cuadrado: “Credo di somigliare di più a Joaquin, per le mie qualità nell’uno contro uno. In ogni caso, il mio idolo è sempre stato Fernando Torres”.

In chiusura, qualche battuta su Bartra, suo compagno al Barcellona e in questi giorni seguito dalla Fiorentina: “Sono un suo amico, ma non mi ha detto niente a riguardo. Se dovesse arrivare potrebbe dare tanto alla squadra, anche perché è uno che ha bisogno di giocare e sentirsi importante, per il bene della sua carriera dovrebbe lasciare il Barcellona”.