Fiorentina, Pioli: “Giocato alla pari. Chiesa? Può crescere ancora”
L’allenatore della Fiorentina amareggiato per la sconfitta di San Siro: “Giocato alla pari, meritavamo altro risultato. E oleodotto decisioni arbitrali non sono state corrette”. Su Chiesa: “Può crescere ancora”
La sua Fiorentina è uscita sconfitta, ma a testa alta: “Volevo vedere un’altra prestazione rispetto a quella di Napoli e i ragazzi mi hanno accontentato”. Lo ha detto Stefano Pioli ai microfoni di Sky nel post partita di San Siro. 2-1 per l’Inter, 90′ belli da vedere, durante i quali i viola si sono imposti a tratti fino al gol del nuovo vantaggio segnato da D’Ambrosio: “Sono molto dispiaciuto, abbiamo giocato una grande partita contro un grande avversario. Abbiamo reagito al loro vantaggio, nella ripresa siamo entrati in campo con la consapevolezza di riprendere la partita. Abbiamo giocato alla pari e meritavamo un altro risultato. Peccato per il secondo gol, dove il nostro errore è chiaro”.
Fiero Pioli, ma anche amareggiato. Per il risultato e per le decisioni dell’arbitro, che non lo hanno convinto: “Il loro rigore? Sento dire che Vitor Hugo l’ha colpita con i polpastrelli… si tratta di un tocco del tutto impercettibile, non fa nulla per andare ad impattare il pallone. E’ una decisione arbitrale che contesto sempre, sia quando mi viene fischiata a favore sia quando mi viene fischiata contro. Non posso legare le mani ai miei difensori. Inoltre c’era la seconda ammonizione per Asamoah e poteva starci il rigore su Chiesa. Insomma, da quel punto di vista non siamo stati fortunati. Sono state decisioni non eque”
Una Fiorentina che ha giocato alla pari, eccezione fatta per i minuti successivi al nuovo vantaggio dell’Inter: “Chi ha giocato a pallone sa che la testa fa la differenza e prendere un gol così dopo che ci poteva stare un rigore per noi può averci colpito”. Chiosa finale su Chiesa, autore del momentaneo pareggio e protagonista di una grandissima partita: “Sta diventando un giocatore completo che legge meglio le situazioni. Anche stasera ha dimostrato il suo valore e sono convinto che la sua completa crescita ancora non l’abbia trovata: è un bel segnale perché ha dei mezzi tecnici e fisici importanti”.