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Fiorentina, Bernardeschi: “Totti e Buffon, un idolo e un mito: sono esempi straordinari per noi giovani”

Tre anni fa era un talentuoso ragazzo che andava a “farsi le ossa” in serie B. Adesso Federico Bernardeschi è  inseguito da mezza Europa e sogna un ruolo da protagonista a Euro 2016. Stagione più che positiva, ma lui non si accontenta: “Voto alla stagione? Sette più. E’ andata bene ma posso fare meglio” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “Nove al rapporto con Sousa, dieci al mio comportamento fuori dal campo. Ci sono tanti talenti italiani? Vero. Di Insigne mi stupiscono i colpi, di Florenzi la mentalità da 10 e lode. El Shaarawy? Era una stella, ma ha attraversato un momento di crisi, ma non si è arreso ed è tornato protagonista. Di Rugani mi colpisce l’eleganza. Romagnoli ha retto l’impatto con un grande club, di Berardi la capacità di anticipare i colpi. Perin e Donnarumma? Il portiere del Milan è un predestinato. Quanto al mio amico Perin lui è un gatto. Però fatemi dire che il mio idolo è Totti e il mio mito Buffon sono esempi straordinari. Hanno quasi quarant’anni eppure sono dei modelli d’insegnamento per noi giovani. Con Gigi abbiamo parlato della nostra Carrara. Un giorno mi piacerebbe fare come Buffon e diventare presidente della squadra della mia città”.

Europeo e mercato: “Partecipare all’Europeo sarebbe un sogno. Ma sarebbe già un grande traguardo entrare nei trenta. Conte? Grande personalità, grande carisma. Chiede sempre il cento per cento, anche in allenamento. All’Europeo vedo favorita la Germania. Ma, attenti, l’Italia farà bene. Mercato? In questo momento non penso al futuro ma solo all’Europeo. Il ruolo che amo è quello del trequartista. Ne parlerò a inizio stagione con Sousa. Correrò meno. Un attaccante deve essere lucido per fare centro. Il gol mi manca. Per non perdere l’abitudine mi sfogo in allenamento. Ma da esterno il mio primo compito è correre, proteggere il terzino, lavorare per la squadra”. Bernardeschi ha in programma un nuovo tatuaggio: “E’ un angelo con la faccia da guerriero che dovrà proteggermi dall’invidia, dalle cattiverie, dalle tentazioni. Io sono un credente vero ma sono anche un uomo vulnerabile. Ho bisogno di un guardaspalle”.

Fiorentina? Quinto posto giusto: “Siamo stati troppo bravi nel girone d’andata e abbiamo perso lucidità nel ritorno. La verità sta nel mezzo: il 5° posto fotografa il nostro valore. Sousa rimane? Una buona notizia. Sarà importante non solo come allenatore. Lui farà crescere tutto il mondo Fiorentina. E con qualche inserimento giusto potremo tornare a inseguire il sogno Champions”. A lanciarlo è stato il Crotone: “Una favole simile a quella del Leicester. Crotone resterà per sempre nel mio cuore”. In chiusura d’intervista Bernardeschi fa un accenno alla maglia viola numero 10, che, tra gli altri, fu indossata da Roberto Baggio: “E’ stata una pazzia. Il numero 10 ha un valore speciale per la Fiorentina. Ora nessuno si sorprende più per questa mia scelta. E’ una vittoria che mi sono conquistato sul campo”.