Finalmente Praet, Quagliarella come ‘Sheva’. Baby Kownacki e lampo Ramirez: poker Samp a Marassi, il sogno Europa continua
Finalmente Praet, Quagliarella come ‘Sheva’, quarta gioia del baby Kownacki e girata Ramirez: poker Samp al Ferraris, a Marassi finisce 4-1. Cagliari ko e sogno Europa che continua. Al termine di una partita “aritmeticamente non ancora decisiva perché c’è ancora spazio, – il Giampaolo pensiero alla vigilia – ma sul piano dello spirito e del morale probabilmente la è”. Contava vincere, ancora di più dopo lo sguardo al tabellone dello stadio ad aggiornare gol e vittorie di Atalanta e Milan, i ragazzi di Giampaolo lo hanno fatto grazie ad una prova importante dopo lo stop con la Lazio: a sbloccare il match il (di nuovo) trequartista belga diventato uno dei migliori centrocampisti della Serie A, finito gara dopo gara nel mirino delle big del campionato. “Ho letto i giornali, l’interessamento di squadre forti fa piacere, significa che sto giocando bene ma io adesso penso solo alla Sampdoria, ora non ho in programma di lasciare Genova” così il numero 18 blucerchiato arrivato via Anderlecht nell’estate del 2016, etichetta mister dieci milioni appiccicata sulla schiena: trentadue presenze e un gol (due contando la Coppa Italia) lo score al primo anno italiano, diciassette presenze e un’attesa lunghissima quest’anno, alla quale Dennis ha messo la parola fine nel pomeriggio vista Europa di Marassi: appoggio di Quagliarella, giravolta del belga a disorientare Ceppitelli e pallone alle spalle di Cragno per l’1-0 a far esplodere la Sud.
Prima gioia della stagione per il centrocampista, osservato speciale soprattutto di Inter e Roma (le squadre ad oggi più interessate al classe ‘94, con Napoli, Juventus e Milan a sondare in questi mesi il terreno rimanendo però al momento più defilate) e pronto a diventare un vero e proprio tormentone del prossimo calciomercato. Al quale la Sampdoria sta cercando di arrivare preparata: nuovi contatti per il trequartista croato classe ‘98 della Lokomotiv Zagabria Lovro Majer, seguito da un anno e mezzo e per il quale il Doria vorrebbe provare già chiudere, e idea di alzare l’attuale clausola di 26 milioni del belga, così da tutelarsi il più possibile dagli assalti in arrivo questa estate.
Tutto vista Mondiale, per il quale “la strada è complicatissima. – così Praet su Russia 2018 alle porte – È ancora nella mia testa, ma è difficile”. Un sogno, ad oggi quasi irraggiungibile che Dennis però continua in fondo a cullare, grazie anche alla rete di oggi: “Arrivata da trequartista? Io gioco dove vuole l’allenatore, so che posso fare anche il trequartista e oggi penso di averlo fatto bene: sono contento per il gol, ma la cosa importante è che la squadra abbia fatto una buona gara” le parole dalla mixed zone del co-protagonista di giornata. “Dedica? A me e alla squadra – ancora in piena corsa per un posto in Europa – che passerà dal Sassuolo e in trasferta abbiamo fatto meno bene. Dovremo cambiare trend, a cominciare dalla prossima gara”.
Per continuare a sognare, dopo una vittoria firmata anche Quagliarella: diciannovesimo gol in stagione dell’eterno Fabio, nel giorno della sua 400esima gara in Serie A la rete che ha permesso all’attaccante di raggiungere Shevchenko a quota 127 gol realizzati nel campionato italiano e il 43 esimo posto nella top cinquanta dei marcatori della massima serie. A meno uno da Gianni Rivera, meno due da Bettega. Numeri straordinari, per quel ‘ragazzino’ di trentacinque anni “che per il nostro finale di stagione sarà decisivo” così ‘Giampa’ prima del match di Marassi: oggi gol, errore (ininfluente) dal dischetto e l’uscita dal campo zoppicando per l’entrata dura di Castan.
Tanta paura, scongiurata dopo i primi controlli effettuati: solo una forte contusione alla rotula per l’attaccante, pronto a recuperare in vista delle ultime tre finali. Nelle quali ad essere utile sarà anche il baby talento polacco Dawid Kownacki: titolare (out Zapata e Caprari infortunati) oggi assieme a ‘Quaglia’ e al quarto gol in questo primo campionato italiano. “Sono felice, ma più che il gol per me l’importante è che la squadra abbia vinto. – le parole dell’ex Lech Poznan dalla mixed zone – È la prima volta che gioco per tutta la partita, è importante per me stare in campo anche per giocarmi le mie carte in ottica Nazionale. Spero di andare in Russia, farò il massimo per sfruttare le mie occasioni: ora pensiamo subito alla partita col Sassuolo per portare a casa una vittoria”. La seconda consecutiva, dopo quella di oggi messa in cassaforte dalla girata nel finale di Gaston Ramirez: quarantasette minuti visto dalla panchina, Praet preferito all’uruguaiano per il ruolo di trequartista. Poi l’infortunio di Quagliarella e Conti (secondo di Giampaolo) che nell’intervallo spiega al numero 90 movimenti e soluzioni per il secondo tempo: che Gaston vive dal campo, pronto a raccogliere nel finale il pallone stampato sulla traversa da Karol Linetty: girata al volo e palla alle spalle di Cragno, a fissare il risultato finale sul 4-1 (di Pavoletti il gol rossoblu a cercare invano di riaprire il match). Non c’è più tempo, a festeggiare a Marassi è la Sampdoria: che torna a vincere e continua a sognare. Quel sogno chiamato Europa, con ancora duecentosettanta minuti a disposizione per trasformarlo in realtà.