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Finale Champions League | Inside Cardiff: il rugby, il profumo di football e quel pizzico d’Italia che aspetta la Juventus

Dici Cardiff, pensi al rugby. Gli eroi della palla ovale, il Millenium Stadium che certamente non ospita solo eventi calcistici. D’altronde, il rugby, è lo sport nazionale in Galles. Ma a Cardiff c’è anche altro. Sì, il calcio. Profumo di football. E quella finale di Champions League così attesa, sempre più vicina, che il 3 giugno illuminerà la notte di una città che non è solo rugby.

Calcio e… un pizzico d’Italia anche per le vie di Cardiff. Così i tifosi della Juventus sentiranno ancora meno la mancanza di casa. Che orgoglio per chi vive lì e tutto l’anno fa sventolare il tricolore sopra l’insegna del proprio ristorante. “Amici”, il nome del locale; juventino, il cuore del proprietario. Che sogno. Non è un caso infatti che sia anche pronto ad aprire le porte di casa sua per ospitare tifosi bianconeri in arrivo da Torino. Il problema infatti non sarà solo trovare un biglietto per assistere alla finale, ma anche assicurarsi una prenotazione in albergo: gli hotel per i primi giorni di giugno sono al completo da mesi, lo conferma Michele di Aversa, tifoso del Napoli, il cui locale affaccia proprio sul Millenium Stadium. Eccolo, un altro po’ d’Italia.

Altro giro, altro ristorante: Giacomo’s. Tre ragazzi, un obiettivo: trovare un biglietto per non perdersi l’evento, a prescindere dalla loro fede calcistica. Ernesto, milanista, di Reggio Calabria. Gaetano, laziale, di Nocera Inferiore. Stefano, interista di Cosenza, proprietario anche della pizzeria ristorante Caffe Citta’. Ricorda il triplete della sua Inter, pensa a quello a cui può assistere lì a Cardiff, della Juventus, ma la sportività non gli manca: è pronto a offrire un caffè a tutti i tifosi bianconeri che passeranno da lui. Il bello del calcio. Quello senza confini. Quello che unisce. Quello con una nuova pagina ancora da scrivere. In una notte tutta da vivere. Per un sogno. In una Cardiff, alla quale già non manca un pizzico d’Italia, ma che il 3 giugno sarà davvero più ‘tricolore’ che mai.