Figlio d’arte amante delle rivincite: Inter, ecco Zaniolo
Un inizio di mercato dell’Inter all’insegna della gioventù: Pellegri, Salcedo ed ora… Nicolò Zaniolo dall’Entella. Un’operazione meno dispendiosa (1,5 milioni) rispetto a quella intavolata per i due genoani ma la sostanza non cambia: i nerazzurri si sono assicurati un giovane davvero di prospettiva. Che in pochi conoscono ma che di certo saprà far parlar di sé. E visto che pochi giorni fa il ragazzo ha compiuto 18 anni, pensiamo non ci sia stato modo migliore per festeggiarli.
Come gioca Zaniolo: trequartista amante delle rivincite
L’ennesimo prodotto della cantera di quell’Entella capace di sfornare talenti su talenti negli ultimi anni. Parlano i risultati per i biancocelesti: due qualificazioni consecutive per le Final Eight e una finale di TIM Cup negli ultimi due anni. Zaniolo è solo l’ultimo enfant prodige esploso a Chiavari anche se nella cittadina ligure, complice l’imminente passaggio all’Inter, si è fermato solo un anno. Ma che anno. Ecco due numeri: 7 presenze in Serie B, 17 nel campionato Primavera e 5 in TIM Cup per un totale di 7 gol in campionato e 2 in coppa (più un assist). Il classe ’99 in realtà è cresciuto nella Fiorentina, salvo poi essere stato scartato proprio l’ultimo giorno dello scorso mercato estivo. Senza un motivo ben preciso. “Che amarezza! Così, all’ultimo, proprio non me l’aspettavo. Purtroppo quando la Fiorentina mi ha detto che non ci sarebbe stato più spazio per me e mi sono trasferito, le iscrizioni alle scuole private erano chiuse. Mi sono preso un anno sabbatico però lo studio non è mai stato un problema, ho sempre avuto la media del sei – sei e mezzo”. Oltre il danno, anche la beffa. Ne ha approfittato l’Entella. Repentinamente. Coi viola che ora si staranno mangiando le mani, anche perché ci ha pensato Zaniolo stesso a prendersi la sua personale rivincita segnando ed eliminando in semifinale di TIM Cup proprio la Fiorentina. Per quanto riguarda il modo di giocare, Zaniolo è un trequartista tutto mancino che ama maggiormente concludere verso la porta rispetto agli assist, come testimoniato dai numeri citati in precedenza. Adora la giocata, quello sì. All’occorrenza può fare anche la seconda punta o la mezz’ala, ma è sulla trequarti dove dà il meglio di sé. Palla al piede dà sempre la sensazione di poter essere pericoloso. Elegantissimo, poi: bello da vedere per come tocca la palla. Non solo, anche prestante fisicamente visto il metro e 85. E ha un idolo ben preciso. “Kakà! Mi sono innamorato calcisticamente di lui, mi brillavano gli occhi quando lo vedevo giocare”. Vista la sua nuova squadra sarebbe forse stato meglio optare per un altro giocatore – magari un Recoba o uno Sneijder, giusto per fare due nomi – ma se il ragazzo dovesse mettere in mostra in nerazzurro giocate ‘alla Kakà’, siamo sicuri che i tifosi dell’Inter chiuderebbero volentieri un occhio.
Curiosità di un figlio d’arte: “Un vantaggio per me”
Nicolò è un figlio d’arte. Sì, perché anche papà Igor fu un calciatore. Tante maglie cambiate tra la Serie B e la C. Proprio durante una di queste esperienze, quella di La Spezia, nacque il prossimo giocatore dell’Inter. Tutt’oggi Nicolò abita a La Spezia, dove fino a poco tempo fa il pullmino dell’Entella andava a prenderlo ogni giorno alle 13:50 per portarlo a Chiavari, riconducendolo poi a casa intorno alle 18. Il classe ’99 però è un giocatore diverso dal papà. “Lui era più fisico, io sono più tecnico. Ma quando lo vedevo giocare da piccolo mi emozionavo sempre”. L’essere un figlio d’arte non gli è mai pesato. Anzi. “È stato un vantaggio per come la vedo io: mi ha sempre consigliato nel modo migliore, toccando i tasti giusti”. Per il resto Zaniolo è un ragazzo “tranquillo che fuori dal campo adora guardare le partite in tv e stare con gli amici, anche se non esce molto spesso”. Cresciuto “a giocare tutti i pomeriggi all’oratorio a giocare fino a sera”. Su di lui erano tante le squadre interessate prima dell’affondo dell’Inter, in particolar modo dall’estero. Tedesche ed inglesi su tutte. Alla fine l’hanno spuntata i nerazzurri, realizzando il sogno del ragazzo di “giocare un giorno in Serie A”. Dando così continuità ad un inizio del mercato all’insegna della meglio gioventù.