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Premier League, nuovo accordo con la federazioni sudamericane

I giocatori cileni, brasiliani, messicani e paraguaiani potranno giocare nel weekend e in Champions League

La federazioni sudamericane di Brasile, Cile e Paraguay, oltre a quella del Messico, hanno ritirato la richiesta di punire i club inglesi per non aver rilasciato i giocatori per le qualificazioni a Qatar 2022. 

Lo ha comunicato la FIFA con una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale:

 

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Il comunicato

“Sulla base di segnali positivi e di un dialogo costruttivo, la FIFA ha ricevuto dal governo del Regno Unito in merito alla finestra delle partite internazionali di ottobre, riconoscendo che i giocatori non hanno alcun controllo sulla situazione estrema causata dalla pandemia di COVID-19 e dalle restrizioni sanitarie attualmente imposte e, in segno di buona fede, buona volontà e cooperazione, le associazioni affiliate di Brasile, Cile, Messico e Paraguay, in stretta consultazione con la FIFA, hanno deciso di ritirare i loro reclami in relazione ai giocatori che giocano in Inghilterra e ai giocatori destinati a giocare in Inghilterra, che non hanno preso parte alle recenti partite internazionali.

 

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L’8 settembre 2021, il presidente della FIFA, il presidente ad interim della FA e il presidente della Premier League hanno inviato una lettera congiunta al primo ministro del Regno Unito. Il governo del Regno Unito è ora aperto a trovare una soluzione ragionevole con le tre organizzazioni, che stanno lavorando a stretto contatto in uno spirito di comprensione reciproca, nell’interesse di tutti”.

Sudamericani in campo in Premier e in Champions

Pertanto, i club inglesi sono liberi di utilizzare i giocatori questo fine settimana e anche nelle partite di Champions League di martedì prossimo. In cambio, i club inglesi promettono di liberare i convocati per i turni di ottobre, ma il rilascio avverrà se il requisito di quarantena per coloro che tornano da questi Paesi nel Regno Unito sarà allentato.

FIFA, Federazione inglese e Premier League stanno lavorando insieme per convincere il governo britannico. Tutto ciò eviterebbe quanto accaduto a settembre, quando i giocatori di Brasile, Paraguay, Uruguay, Cile e Messico non sono stati svincolati dai club inglesi in cui giocano. Questa situazione ha riguardato giocatori come i brasiliani Alisson, Fabinho e Roberto Firmino (Liverpool), Ederson e Gabriel Jesus (Manchester City), Thiago Silva (Chelsea), Fred (Manchester United), Raphinha (Leeds United), il cileno Sierralta (Watford), il messicano Jimenez (Wolves) e il paraguaiano Almiron (Newcastle).

 

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Una restrizione dovuta al fatto che questi i Paesi sudamericani sono nella “lista rossa” Covid-19 stilata dal governo britannico e chi torna da questi luoghi nel Regno Unito deve sottoporsi a una quarantena di 10 giorni in albergo. La FIFA aveva deciso di esercitare il proprio regolamento e di sospendere i giocatori dei club di Premier per cinque giorni oltre il periodo in cui sarebbero stati impegnati con le rispettive nazionali. Con l’accordo raggiunto, tuttavia, la sanzione è stata ritirata.