Fidelis Andria, bomba carta contro l’auto del direttore sportivo
L’atto intimidatorio durante l’allenamento della squadra: la società ha subito denunciato l’accaduto e attraverso un comunicato minaccia di ritirare l’Andria dal campionato di Serie D
Tanta paura, ma per fortuna nessuna grave conseguenza, in seguito al gesto criminale che mercoledì pomeriggio ha coinvolto la Fidelis Andria. Una bomba carta è stata fatta esplodere sul parabrezza dell'automobile di Fabio Moscelli, responsabile dell'area tecnica del club militante nel girone H di Serie D.
Il fatto è accaduto fuori dallo stadio Sant'Angelo dei Ricchi, mentre la squadra, terzultima in classifica e in piena crisi di risultati (per ultimo, il 6-3 in casa dell'Audace Cerignola), si stava allenando. Dopo il fallimento del 2018 e la successiva rifondazione con presidente Aldo Roselli, la Fidelis Andria era ripartita dal sesto posto in Serie D della scorsa stagione. Quest'anno non è arrivata la continuità sul piano sportivo che si auguravano i tifosi. Ma ieri la situazione è degenerata ben oltre il calcio: la società ha sporto denuncia contro ignoti e ora minaccia di ritirare la squadra dal campionato.
Il comunicato
E’ una giornata davvero brutta per il calcio andriese. Più dei momenti difficili, più delle sconfitte, più delle prestazioni opache. Quanto accaduto nel pomeriggio di ieri all’esterno dello Stadio Sant’Angelo dei Ricchi durante un allenamento della prima squadra della Fidelis è qualcosa di inaudito ed estremamente grave. Una bomba carta è stata fatta esplodere sull’auto del nostro responsabile dell’area tecnica Fabio Moscelli. Auto parzialmente distrutta, ma quello che fa più male è la consapevolezza di aver superato un limite che adesso non è più tollerabile. Tutta la società Fidelis è vicina a Fabio Moscelli e l’atto intimidatorio su cui stanno lavorando le forze dell’ordine è un atto gravissimo che non può passare inosservato. Andria non merita senza dubbio quella posizione di classifica ed al netto di errori e delusioni, la società, sta lavorando con costanza per far si che ci si riesca a tirare fuori da questa situazione come ampiamente dimostrato. Questa è la stessa società che ha evitato che il calcio in città sparisse definitivamente. Andria adesso però deve reagire più che mai compatta contro questo modo di intendere il calcio e lo sport. Una stagione può essere difficile, può diventare complicata nonostante si sia cercato di programmarla, può cambiare obiettivi durante, ma non può mai trasformarsi in un campo di guerra. Nonostante la delusione torneremo in campo domenica con la certezza di metterci tutti sino all’ultima stilla di sudore per portare a casa il miglior risultato possibile. A chi ha compiuto quel gesto vogliamo solo dire che non può esser annoverato tra i tifosi della Fidelis e speriamo che al più presto le forze dell’ordine arrivino a scoprirne l’autore. Ai veri tifosi della Fidelis ed in particolare ai gruppi organizzati, chiediamo di prendere subito le distanze da quanto accaduto e di aiutare le forze dell’ordine a risalire a chi ha compiuto il vigliacco gesto. La società sta lavorando alacremente per far si che vi sia la massima sicurezza per tutti i suoi tesserati e collaboratori. Se si dovessero verificare altri episodi di violenza di qualsiasi genere la società oltre all’immediato disimpegno da parte di tutti i soci potrà anche decidere di ritirare la squadra dal campionato.