Questo sito contribuisce all'audience di

Nizza, Farioli: “Abbiamo reso orgoglioso Beka Beka”

Le parole dell’allenatore italiano su Beka Beka, il giocatore del Nizza che venerdì ha minacciato il suicidio

Al termine del match di Ligue 1 contro il Brest, finito 0-0, l’allenatore del Nizza Francesco Farioli è tornato brevemente a parlare di Beka Beka. Nella tarda mattinata di venerdì, il centrocampista francese aveva infatti minacciato il suicidio da un ponte dell’autostrada francese A8.

farioli-getty.jpg

Nizza, le parole di Farioli su Beka Beka

Nel commentare il pareggio, l’allenatore italiano ha attribuito in parte il risultato agli eventi degli ultimi giorni: “Ovviamente la situazione che abbiamo vissuto nelle ultime 48 ore, consciamente e inconsciamente, porta via energie. Ve lo dico perché ho avuto la sensazione di svenire tre volte in campo, eppure non ho giocato, ma le energie mentali che ha portato via questa partita sono state sicuramente tante. Credo che un pochino abbia condizionato, ma ripeto, credo che la squadra abbia giocato con grande carattere, con maturità, e abbia fatto una prova che penso che abbia reso anche orgoglioso il nostro amico Alexis.

beka-beka-nizza-screen.jpg

Farioli aveva già commentato l’accaduto nella conferenza stampa alla vigilia dell’incontro, affermando: “Oggi non è un’abituale vigilia del match. Quello che è successo ieri ci ha molto toccato. Parlo dello staff, dei giocatori, del club e dei tifosi, ma in generale di tutto il mondo del calcio. Per fortuna Alexis sta bene, sta ricevendo tutte le attenzioni necessarie”.

farioli_alanyaspor_getty_gpo.jpg

L’allenatore ha inoltre fatto un appello per sensibilizzare sul tema della depressione, spesso vista come un sintomo di debolezza soprattutto nel mondo dello sport: “Non dobbiamo nasconderci quando affrontiamo questo tipo di problemi. Tendiamo a pensare che i calciatori siano superstar, ma sono esseri umani come tutti noi. Grandi atleti come Tyson Fury o Michael Phelps hanno parlato di queste difficoltà, non dovrebbe essere un tabù.