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Fantacalcio, 5 azzardi per la 20esima giornata

La fortuna aiuta gli audaci, si dice. E per vincere al fantacalcio, si sa, un po’ di fortuna serve sempre. Se a poche ore dall’inizio della ventesima giornata di campionato avete ancora qualche dubbio di formazione, tentati come siete dal provare una mossa a sorpresa, che se azzeccata potrebbe migliorarvi il weekend, noi vi consigliamo di buttarvi. Di seguito, ecco cinque calciatori che, carta alla mano, non dovreste essere così sicuri di voler mettere in campo. Schierarli sarebbe una scommessa, eppure noi, al posto vostro, proveremmo a fidarci di loro. E vi spieghiamo perché.

OKAKA

Contro il Parma, dal primo minuto, in campo dovrebbe scendere Kevin Lasagna. Eppure, per Stefano, quella contro i crociati non sarà una partita come le altre. Oltre a quella del tanto atteso ritorno in Serie A, infatti, per l’attaccante scuola Roma sarebbe una partita da ex. In Emilia il bomber non ha certamente vissuto gli anni più felici della sua carriera, risalenti con ogni probabilità alle esperienze con Sampdoria e Anderlecht. La voglia di rialzarsi dopo le stagioni negative con il Watford si fa sentire, la legge del gol dell’ex spesso diviene sentenza. Se siete indecisi su chi debba andare a completare il vostro tridente, Stefano può fare al caso vostro.

SPORTIELLO

Schierare il portiere della squadra più battuta del campionato non è mai una buona idea ma, in casi di emergenza, provare non costa nulla. Se siete nelle condizioni di dover scegliere chi schierare in porta tra Sportiello e un suo collega, l’ex Fiorentina non è da scartare a priori. Dopo le goleade subite a inizio stagione (4 gol proprio dall’Atalanta, alla prima di campionato), il Frosinone ha trovato i giusti equilibri difensivi e, dalla nona giornata di campionato in poi (quella volta, finì 3-3 contro l’Empoli) ha subito parecchie reti in un solo match soltanto da Napoli e Inter. Nelle ultime tre gare, i ciociari hanno subito appena due gol. In più, come detto per Okaka, anche per Sportiello la voglia di fare una bella figura contro la sua ex squadra potrebbe giocare un ruolo determinante. Perché non farci un pensierino?

KOUAME’

Va via Piatek, chi fa gol? Contro il Milan dovrebbero giocare da primo minuto Kouamé e Favilli. A meno che il Genoa non si muova sul mercato in cerca di un nuovo finalizzatore, lo dovrà cercare in casa e, sebbene i centravanti in rosa non scarseggino, potrebbe essere la volta buona che l’attaccante ex Cittadella cominci a trovare confidenza con il +3. Già decisivo per il tanto lavoro che periodicamente garantisce tanto in fase offensiva quanto in quella difensiva (gli ottimi voti al fanta ne sono il risultato), il classe 1997 diventerebbe un attaccante di altissimo valore se riuscisse anche a vedere la porta con più continuità. Magari, con l’addio del polacco, proverà da sé a cercare con più frequenza il +3. Guardare in mezzo all’area e sentirsi orfano di Piatek potrebbe convincerlo a mirare verso la porta avversaria. Magari, già contro il Milan…

KARSDORP

Rick is on fire, più o meno. Infortunato lo scorso anno, pressoché del tutto inutilizzato fin qui, il terzino olandese giocherà titolare contro il Torino. L’infortunio di Florenzi l’ha favorito, ma non bisogna dimenticare che, in quella posizione, potrebbe giocare anche Santon. Di Francesco, invece, si è convinto a puntare su di lui: che sia solo per metterlo in vetrina in vista di una possibile cessione, oppure una nuova chance di farsi spazio in giallorosso? Qualunque sia la risposta, per Karsdorp è una chance da non perdere: fidiamoci.

MIRALLAS

Arriva Muriel e Mirallas si siede di nuovo in panchina. Nelle prime giornate di campionato l’esterno restava fuori per fare spazio a Pjaca, adesso dovrà contendersi il ruolo di “primo ricambio” proprio con il croato. I numeri, però, parlano chiaro: l’apporto del belga alla squadra in questa prima fase del campionato è stato fondamentale e, al contrario di compagni come Simeone e lo stesso Pjaca, piuttosto deludenti fin qui, l’ex Everton è stato, insieme a Chiesa, l’unico attaccante viola che non ha deluso le aspettative. La qualità per continuare a far bene non gli manca, l’esperienza per saper gestire la situazione e riuscire a convincere Pioli a riconsegnargli un posto da titolare neppure. Come? Con i fatti, i gol e gli assist, anche a partita in corso. Mirallas ha fame.