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Fabregas: “Wenger mi ha fatto sentire invincibile. Pizzagate? Mi è dispiaciuto per Ferguson”

Le parole di Cesc Fabregas dalla crescita nel Barcellona all’arrivo all’Arsenal

Dall’Arsenal al Barcellona fino al Como. Cesc Fabregas si è raccontato ai microfoni di Sky Sport a partire dalle giovanili nella sua città: Il Barcellona mi ha dato un’idea di come giocare a calcio. Ti fanno crescere l’intelligenza dentro un campo di calcio. Molta gente che cresce con questa idea di calcio migliora sempre le sue capacità”.

 

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 Le parole di Fabregas

Poi il primo addio ai blaugrana per volare in Inghilterra: “Quando sono andato all’Arsenal volevo andare in prima squadra ma sapevo che prima dovevo giocare con le giovanili e la squadra riserve. Già dal secondo mese però ero già in prima squadra. Non posso dire che ero il tipico ragazzo che aveva la nostalgia di casa: stavo giocando a calcio con l’Arsenal e stavo vivendo un sogno. Ho sempre avuto le idee chiare.

 

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Impossibile non parlare di uno dei suoi mentori: Lavorare con Wenger è stato un grande piacere ma anche una grande fortuna. Mi ha dato tante possibilità e soprattutto coraggio che mi ha portato a un altro livello di competitività. Questo ha fatto si che crescesse la mia consapevolezza crescesse sempre di più fino a sentirmi invincibile. Caratteristica che l’ha contraddistinto anche da capitano: “Per me il leader è quello che tiene l’umiltà di sapere quando la tua squadra ha bisogno di te o quando serve che lavori in silenzio. Sapevo che i miei compagni mi rispettavano per come giocavo e per come li rispettavo. Ed è così che si conquista uno spogliatoio

 

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Una parentesi anche sul famigerato Pizzagate. “Si sono stato io a lanciare quel pezzo di pizza. Non avevo giocato quella partita contro il Manchester United. Dopo ogni partita avevamo sempre la pizza: stavo entrando nel tunnel con questa pizza e nel tunnel ho sentito molto rumore provenire dalla mini rissa che si stava creando. Ero piccolo e non sapevo che fare quindi ho tirato la pizza. Poi mi hanno detto che che l’avevo tirata a Ferguson e mi sono dispiaciuto perchè rispetto molto Sir Alex”.

Infine il ritorno a casa: “Tornare al Barcellona è stato bellissimo, per me e per la mia famiglia. Un momento speciale. Alla mia presentazione c’erano 35mila persone. Io sono stato sempre tifoso del Barça e tornare lì è stato un sogno”