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Fabio Capello: “Roma-Real? I giallorossi possono vincere”

L’ex allenatore, a poche ore dalla grande sfida di Champions League tra Roma e Real Madrid, sue squadre del passato, parla sulle pagine della Gazzetta dello Sport

Sale la febbre per Roma-Real Madrid, il big match di Champions League che andrà in scena questa sera alle 21 all’Olimpico. I giallorossi sono chiamati all’impresa, aggrappandosi al proprio pubblico che ha fatto registrare il tutto esaurito allo stadio, per provare a conquistare il primo posto del girone.

E chi entrambe le squadre le conosce molto bene, perchè le ha allenate nel corso della sua gloriosa carriera è Fabio Capello, che sulle pagine della Gazzetta dello Sport si è detto fiducioso in una vittoria dei giallorossi: “Forse il Real è messo peggio della Roma. Sta pagando il fatto di aver pensato che, anche senza Cristiano Ronaldo, avrebbe potuto fare risultato. Per la Roma è diverso, a Udine per me ha giocato una buona gara. Certo, ho sentito Di Francesco che ha parlato del grande possesso palla, ma quelle cose non contano più niente. Non lo fa più neanche il Manchester City, noi invece siamo ancora rimasti a quella masturbazione del pallone. Una cosa però ho visto: quando è entrato Dzeko, è cambiata la squadra”.

E proprio il bosniaco potrebbe rischiare di saltare l’appuntamento per un fastidio muscolare accusato nella rifinitura e Capello sulla sua possibile assenza dichiara: “Peccato davvero. Dzeko è un punto di riferimento. Dà sicurezza alla squadra. È imprescindibile nella Roma di adesso, perché con i giovani occorre pazienza. Mi sembra comunque che Di Francesco abbia capito quali siano i problemi, anche se ogni tanto fa un po’ di filosofia nelle dichiarazioni. A me piace più la sintesi. Comunque Eusebio è maturato. Era partito con un’idea fissa e anche io gli ho detto di essere più duttile. Mi sembra che ora lo sia”.

Sul lavoro dell’allenatore Di Francesco, spesso criticato per alcuni risultati negativi soprattutto in campionato, Capello afferma: “Mi pare che Eusebio abbia fatto un buon lavoro l’anno scorso. Ora è stata fatta una campagna acquisti pensando al futuro e alle plusvalenze. Purtroppo noi siamo legati ai risultati. Alla Roma mancano i punti con le piccole. Da allenatore mi preoccupavo molto dei cali di tensione proprio in queste partite. È sempre stato un problema. Anche noi alla Roma, l’anno dopo lo scudetto, perdemmo punti con le retrocesse”.

Come finisce all’Olimpico?
“Noi soffriamo quando le spagnole tengono palla, ma la Roma l’ho vista bene fisicamente, e questo conta. Io ho fiducia nel fatto che possa fare un’ottima partita e anche vincere. Non escludo un ruolo da consulente nella Roma? Ne ho troppe di consulenze (ride, ndr), ma la Roma ha un grande spicchio del mio cuore”.

L’intervista integrale sull’edizione odierna della Gazzetta dello Sport