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FA Cup, quando Robin Hood diventa Cenerentola: il Nottingham Forest elimina l’Arsenal e vive una notte da favola

La aspettavano da tempo al City Ground una serata così. Eroica, gagliarda, palpitante…. e finalmente vincente. Una parola ormai dimenticata dalle parti di Nottingham, nobile decaduta del calcio inglese, per un giorno tornata agli antichi splendori. Il Nottingham Forest vince 4-2 contro l’Arsenal ed elimina i detentori del titolo dalla Coppa. L’underdog che batte i favoriti, l’eroe popolare che ruba ai ricchi per dare ai poveri. Dove, se non alle porte della foresta di Sherwood, si poteva consumare l’ennesimo miracolo sportivo dell’FA Cup? La squadra di Robin Hood che si trasforma in Cenerentola e batte sonoramente un Arsenal irriconoscibile.

Se Robin Hood è forse il personaggio più famoso della letteratura popolare britannica, Nottingham Forest – Arsenal è stata il manifesto perfetto di cos’è l’FA Cup. Una partita vibrante e nervosa, emozionante, senza logica e piena di errori. Sei gol, con la doppietta di un terzino e Mertesacker che torna a segnare dopo 4 anni. Due rigori, di cui quello decisivo irregolare per un evidente doppio tocco di Dowell al momento del tiro. E l’immancabile espulsione a fine gara per un fallaccio tanto evidente quanto inutile. In mezzo, solo emozioni. Il gol bellissimo di Eric Lichaj, la papera di Smith per la rete di Welbeck, continui capovolgimenti di fronte ed errori difensivi marchiani. Il tutto ad una velocità folle. L’azione di Armand Traoré – sì proprio lui, il grande ex della gara, passato anche per la Torino bianconera – per il rigore del 4-2 ne è l’emblema. Sgroppata solitaria degna del miglior Maicon, doppio dribbling alla Messi e fallaccio da dietro “solo gamba” di Debouchy. Rigore netto e partita chiusa.

Però è pur sempre un terzo turno di Coppa, con nulla in palio, se non il passaggio del turno. E probabilmente l’indimenticato Brian Clough in questo pomeriggio domenicale non avrà avuto sussulti di nessun genere. Scomodare paragoni con il passato sarebbe inutile, ma rivedere il Nottingham Forest, anche solo per una sera, nel calcio che conta fa piacere a chi ama questo sport. Tante squadre inglesi nel corso di questi ultimi 20 anni hanno avuto la possibilità di ritornare, anche solo per un anno, al top del calcio british. Club senza storia, vere Cenerentole e nobili decadute che si sono affacciate in Premier League o nelle finali di Coppa. Dando visibilità a realtà sportive vive e con un forte seguito popolare. Ecco, forse solo a Nottingham questa fortuna ha sempre girato nel verso sbagliato. 20 anni senza Premier League, per un club come il Forest sono tanti, troppi. Superata la fase buia della famiglia Al Hasawy, da pochi mesi sembra essere tornato il sereno sulle rive del fiume Trent. Servirà tempo, ma intanto, per una notte, Nottingham si gode il suo Forest. Finalmente vincente.