Italia U21, Di Biagio: “Contro la Polonia partita maledetta. Kean? Io sono allenatore ma anche educatore”
Una vittoria per 3-1 che non fa comunque sorridere l'Italia Under 21. Il risultato infatti, complice il contemporaneo 5-0 della Spagna sulla Polonia, 'condanna' gli Azzurrini al secondo posto del Girone A.
La qualificazione alle semifinali adesso complicatissima e non più in mano all'Italia che dovrà sperare in determinati risultati per non uscire dall'Europeo Under21.
"Sapevamo che dovevamo aspettare l'altro risultato. Ora è davvero difficile ma fino all'ultimo ci crediamo – ha commentato Di Biagio al termine della gara -.
Onestamente non potevo chiedere di piu ai ragazzi. Abbiamo dato dimostrazione anche stasera di forza e carattere ma nel calcio contano i risultati e quindi non posso essere soddisfatto", ha proseguito ai microfoni di RaiSport.
In conferenza stampa poi il ct dell'Under 21 si è concentrato anche su altri temi, a partire dall'esclusione di Kean per motivi disciplinari: "Io ho una squadra, in cui ci sono delle regole che vanno rispettate. Sono allenatore ma anche educatore, vincere o non vincere è irrilevante rispetto ai valori che devo trasmettere fuori dal campo.
Ieri i miei giocatori sembrava volessero giocare subito, alcuni non l'hanno dimostrato. Dico solo questo. La getione di questi due giorni non sarà semplice, dal punto di vista psicologico e mentale. Abbiamo già pensato cosa fare ma lo affronteremo meglio con lo staff".
Tornando alla partita: "Io nella mia vita se ho lo 0,1% di possibilità di fare una cosa ci credo. Oggi abbiamo creato tanto, non quanto avremmo voluto ma più di quanto abbiamo fatto con la Polonia che purtroppo è stata una partita maledetta.
Mi dispiace se con un pubblico così bello non riusciremo ad andare avanti. L'Italia ha dimostrato di meritare qualcosa in più, evidentemente abbiamo sbagliato qualcosa.
Il gol di Cutrone? Rimarcare l'assenza di un gol di un centravanti fa parte del nostro mondo. Lui ci tiene tantissimo, quando un attaccante non segna si innervosisce, ma invece non ci sta se viene irritato da quello che scrivete.
La formula di questo Europeo? Non ha senso parlarne oggi perché vorrebbe dire tentare di giustificare una probabile eliminazione. Che fosse sbagliata lo sapevamo due settimane fa, due mesi fa, un anno fa. Ma va bene così.
Grandi aspettative? Io non ricordo, il primo biennio eliminammo squadre più forti di noi. Bisogna sapere la storia di quello che è successo. Due anni fa abbiamo fatto un ottimo europeo venendo eliminati dalla Spagna con un uomo in meno. Il confine tra vincere e non vincere è molto sottile. Il risultato di questo europeo se non andiamo avanti è un fallimento, non il lavoro che c'è dietro.
Le tre cose più belle? Ne dico due, questi fantastici ragazzi e la strada che abbiamo fatto".