Gattuso: “Abbiamo perso la bussola. Poteva andarci anche peggio”
Dopo la sconfitta nel derby, il Milan non riesce a rialzare la testa in Europa League e perde anche contro il Betis a San Siro. 2-1 il risultato finale, con i rossoneri capaci di provare davvero a ribaltare le cose sono le finale del match. Inutile, però, il gol di Cutrone; il Milan resta anche in 10 con l’espulsione di Castillejo nel recupero del secondo tempo. Arriva così il primo ko del girone per la squadra guidata da Gennaro Gattuso, che resta quindi a 6 punti mentre nell’altra sfida di serata l’Olympiakos ha battuto il Dudelange.
Dopo il fischio finale, ai microfoni di Sky Sport, l’allenatore ha commentato così la prestazione e il ko: “Abbiamo perso la bussola, quella di oggi è stata una partita di sofferenza. Stiamo perdendo le nostre sicurezze e la squadra non sta giocando con la mente libera, soffriamo tantissimo e non troviamo le nostre giocate. La squadra si è vista negli ultimi 10 minuti e ci è andata anche bene. Non parlo di episodi ma il Betis ha dominato. Potevamo prendere altri gol, è la fragilità che mi preoccupa”.
E ancora: “Bisogna capire i perché, ora non siamo nemmeno bravi a fare quello che ci ha permesso di fare la differenza in passato. Facciamo fatica a fare tante cose, come a far girare palla. Serve capire qual è il problema, che potrebbe anche essere la mia idea tattica… Non solo, dobbiamo capire perché vedo una squadra lontana da quella che esprimeva un bel calcio poche settimane fa. Questione psicologica? Oggi abbiamo cambiato tantissimo, non è questione di moduli ma di paura perché non riusciamo a reagire. Non siamo padroni del campo”.
“Non ‘è fluidità né lucidità – ha continuato Gattuso – ora non si può parlare di Higuain o di altri, tutta la squadra fa fatica a girare e qualche soluzione va trovata. Mancano tante cose, siamo piatti e invece di andare avanti torniamo indietro. Così non c’è lucidità ma frenesia. E anche in difesa non ci comportiamo bene. Ma non è solo questione di un uomo ma di tutti. Il primo responsabile sono io e devo riuscire a mettere questa squadra nelle condizioni di esprimersi al meglio. Giusto che io sia messo in discussione in questa società gloriosa”.
Ancora, sul futuro: “Ho detto a tutti che l’entusiasmo che c’è a Milanello mi piace, l’atmosfera è diversa da quella che si vede fuori. Ma oggi abbiamo sbagliato tutti, dobbiamo tornare ad essere quelli di prima. La mia panchina? Con l’Inter ci sono state anche cose positive; oggi per me è difficile dormire dopo questo match non bello da vedere. Sembravamo quelli di Verona e Benevento l’anno scorso… Questa squadra non può pensare di giocare così e fare un campionato importante. Non metto le mani avanti, è colpa mia. Sono amareggiato, non posso accettare prestazioni così“.