Euro Under 21 – Federico Chiesa e la paura che non c’è: “Voglio sfidare Asensio e Bellerin”
Non è facile per nessuno esordire in un Europeo Under 21. Figuriamoci quando sei uno dei più giovani della spedizione (solo Donnarumma e Locatelli sono più piccoli) e vieni scelto dal ct come primo cambio al posto di Berardi. Eppure nel vocabolario di Federico Chiesa la parola paura non esiste. Contro la Danimarca è entrato con l’atteggiamento di chi era alla centesima presenza in azzurro, e non la prima in assoluto in una gara ufficiale. “Il primo messaggio ieri mi è arrivato da mamma”. Perché anche se gioca da veterano, Federico ha appena 20 anni. “Mi piace giocare a calcio: entro in campo e faccio quello che mi piace. E’ stato un anno bellissimo. Penso solo a dare il massimo quando sono in campo”.
Vizio di famiglia, con la Polonia che evidentemente porta bene in casa Chiesa. Suo papà Enrico, da calciatore ha segnato due gol a Cracovia con le maglie di Parma e Lazio, lui esordio con assist per il gol di Petagna. “Mio padre ha avuto un percorso diverso dal mio perché è arrivato in serie A a 24 anni, mi ha aiutato con i consigli giusti”. Ma non sul numero di maglia. “Il 20 non l’ho scelto per papà, era uno dei numeri liberi. Poi me l’hanno detto loro che papà l’aveva avuto al Mondiale”.
A proposito di giocatori bravi. “In questo Europeo mi piacerebbe sfidare Bellerin e Asensio”. Anche perché in questo momento è sfida a due tra lo spagnolo del Real e Pellegrini per il gol più bello dell’Europeo. “E’ stato più bello quello di Pellegrini perché è stato un gesto tecnico magnifico, ma anche Asensio ha fatto una gran giocata: l’ha messa sotto l’incrocio. Sono due campioncini”, poi ci pensa: “Anzi lui è già un campione visto che ha vinto la Champions con il Real”.
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Non parla di Fiorentina, se non per dire che ci tiene molto. “Non ho ancora sentito né Pioli né i Della Valle”. Però un riferimento alla stagione di campionato non può mancare. “L’esordio contro la Juventus me lo porterò dietro per sempre. E’ stata una stagione bellissima”.
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Da coronare con quest’Europeo Under 21 che domani vivrà una giornata molto particolare, che con il calcio, però, non c’entra nulla. “Ad Auschwitz andremo a celebrare la memoria di tutti quelli che sono morti durante la seconda guerra mondiale. Mi hanno già raccontato che è un posto molto triste”.
Poi testa al campo e alla Repubblica Ceca per il match di mercoledì pomeriggio (ore 18), quando Federica Chiesa si gioca una maglia da titolare. “Sono a totale disposizione di Di Biagio, deciderà lui. Io mi farò trovare pronto. Mi trovo benissimo a sinistra: da piccolo e in Primavera giocavo lì”.
Potrebbe essere un altro esordio, questa volta dal primo minuto. Ma di una cosa siamo certi: Federico Chiesa non avrà paura neanche questa volta.
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