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Eto’o: “Mourinho? Se ci giocavi contro, temevi lui e non la sua squadra”

Samuel Eto'o e Jose Mourinho. Un anno trascorso insieme, tre trofei portati a casa nell'anno più dorato dell'albo di casa Inter. A dieci stagioni di distanza dal triplete nerazzurro, l'attaccante camerunense e lo Special One sono entrambi senza squadra. Il portoghese resta in attesa di una chiamata importante dall'Europa, il Re Leone ha detto addio al calcio giocato all'età di 38 anni. Eppure ancora oggi, quando sente parlare di Mou, l'ex numero nove non manca mai di elogiarlo e sottolinearne le qualità. "Anzi, a dire il vero ormai mi sono stufato. Sono anni che continuo a ripetere che, nel mondo del pallone, Mourinho è uno dei migliori professionisti che si possano incontrare"

La stima e l'affetto sono reciproci, come dimostra l'SMS ricevuto da Josè nel giorno in cui Eto'o ha appeso gli scarpini al chiodo: "E' stato il primo a scrivermi per congratularsi". Intervistato dal Mundo Deportivo, Samuel ha raccontato di cosa provasse nell'incrociare Mou da avversario: "Poteva essere alla guida di qualunque squadra, ma il problema principale era sempre lui. Quando ci giocavi contro, temevi più l'allenatore degli avversari: era uno stimolo in più. Vederlo sulla panchina del Maiorca? Magari, mi piacerebbe! Certo, preferirei però se tornasse a Barcellona…"

Quanto agli anni insieme in nerazzurro, Eto'o ha racconta della vittoria a Stamford Bridge e di come tutto sia cambiato in quel momento: "Saremmo stati pronti a uccidere per Mou. Combattevamo per novanta minuti, la gente ci incitava a vincere e trionfare. Il campionato, la Coppa Italia. Nessuno però nominava la Champions. Dopo la vittoria contro il Chelsea, però, noi ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: succeda quel che succeda, dobbiamo vincere questa Coppa".