L’Entella potrebbe essere la prossima sorpresa? “Abbiamo un’organizzazione aziendale molto stabile ed efficiente, da quel punto di vista non avremmo problemi. Ci sono squadre di A con settori giovanili peggiori del nostro. Il vero problema è lo stadio: non andrei mai via da Chiavari per giocare in Serie A”. Anche la Primavera sta dando soddisfazioni: “Sì, a parte la sconfitta di sabato col Genoa: vincevamo 3-0… Abbiamo il pensionato, tutor, preparatori, staff medico. Mia moglie segue i ragazzi, che arrivano da più parti d’Italia, come fossero figli. Per far quadrare i conti bisogna lanciare i giovani e Gerli, Belli, Keita e Otin sono i primi risultati. Tifoseria? Sono appena nati tre club dell’entroterra. Facciamo fatica sulla costa, dove ci sono squadre di Serie D a Sestri Levante, Lavagna e Rapallo, storiche rivali. Abbiamo coinvolto 38 sindaci del comprensorio, cerchiamo di far conoscere all’Italia le nostre bellezze. Avere un bacino con i 120mila abitanti del golfo del Tigullio è il nostro obiettivo, ma con il bel calcio e i risultati la gente viene”.
Genoa e Samp in mano a due presidenti non liguri: “Ferrero è venuto a Chiavari qualche volta. Gli auguro di essere all’altezza dei predecessori. Preziosi? Siamo amici, spesso mi ha dato buoni consigli, è un grande esperto di calcio, sa scegliere i giocatori giusti e vendendoli tiene in piedi la società”. Su Volpi, presidente dello Spezia: “Lo conosco, ci siamo visti al derby, è stato molto gentile con me, ci ha fatto i complimenti. E’ molto legato al territorio, cerca di dare un futuro alla Pro Recco. E se lo volete sapere, non credo che sia interessato alla Samp. Una volta le amichevoli con i grifoni e i blucerchiati erano un classico, adesso ci sfidiamo in Primavera e quest’anno abbiamo battuto due volte la Samp e una Genoa. Ma se le affronterò con la prima squadra, non dovrà essere di sicuro in Serie B”.