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Entella, Catellani si ritira per problemi cardiaci. Entrerà nello staff

Un problema che non ci voleva in casa Entella. Andrea Catellani infatti dovrà dire addio al calcio giocato a causa di alcuni problemi relativi all’idoneità all’attività sportiva. Una doccia fredda per l’attaccante classe ’88 arrivato a Chiavari lo scorso gennaio, a cui sono stati riscontrati problemi cardiaci comparsi nell’ultima visita di luglio (blocco atrio ventricolare parossistico da sforzo: ad oggi nessuna opzione terapeutica renderebbe compatibile l’attività agonistica). Ora entrerà a far parte dello staff biancoceleste, come spiegato dal dg Matteazzi, presente insieme al ds Superbi, durante la conferenza andata in scena stamattina presso la sede di Wylab a Chiavari: “È stata riscontrata un’anomalia – ha dichiarando proprio il dg – Abbiamo parlato tanto con Andrea e abbiamo un pochino metabolizzato lo shock. Andrea doveva essere un pilastro tecnico e umano di questa stagione dell’Entella. Per quanto riguarda il calcio giocato il percorso si interrompe ma manderemo avanti un rapporto e entrerà a far parte del nostro staff come osservatore e consulente della società. È un uomo di valore e diamo la possibilità alla società di migliorarci”.

Ovviamente è intervenuto anche Andrea Catellani stesso, visibilmente amareggiato ma determinato a guardare avanti: “Sembra assurdo ciò che è successo però si va avanti. Mi sento di ringraziare alcune persone: mia moglie che c’è sempre stata e in questo momento più che mai, sapere di averla di fianco in questi giorni difficili mi ha fatto capire che le cose importanti sono le cose che la vita quotidianamente ti regala, poi ringrazio la mia famiglia e la famiglia dell’Entella, a partire dal presidente, che ha dimostrato di tenere a me come persona e ciò per me non ha prezzo. Sapere di essere apprezzato come uomo mi ha dato una soddisfazione incredibile. Poi ringrazio i direttori, degli amici per me che hanno combattuto questa battaglia al mio fianco. Poi, i dottori, che sono stati padri, fratelli, amici: la mia battaglia era anche la loro. Volevano aiutare Andrea e non Catellani il calciatore. Ho sempre cercato di mettere davanti a tutto i rapporti umani extra calcio nella mia vita, i valori che ho cercato di prendere e di trasmettere e, giorno dopo giorno, tutti si sono dimostrati fantastici con me. Ringrazio la stampa e i giornalisti per aver rispettato e gestito tutto senza grandi proclami. Bisogna aver la forza di voltare pagina e ora inizia il nuovo cammino. Sono sereno perché in tutti questi anni sapevo che prima o poi il pallone si sarebbe sgonfiato e ho cercato di vivere cercando di poter affrontare un eventuale cambiamento che ora ci sarà ma sono sereno, entusiasta e fiducioso di ciò che mi aspetterà. Posso costruire un nuovo capitolo della mia vita che sarà altrettanto entusiasmante e soddisfacente. Quando viene riscontrata una cosa del genere a livello cardiaco hai mille pensieri ma per fortuna potrò far la vita di sempre e attività sportiva, purtroppo non potrò giocare a calcio. La paura è stata allietata dal fatto che non rischiassi nulla nel quotidiano. Sono felice per quello che mi ha dato il calcio ma il destino ha voluto così: l’importante è che nulla mi possa vietare una vita normale. Ho sempre cercato di essere un esempio per i miei compagni e li ho sempre stimolati a riflettere che durante la carriera bisogna sapersi costruire fondamenta solide per il futuro quando smetterà. Tutto questo penso di averlo fatto e sono tranquillo con me stesso e con la mia famiglia perché da questa grande delusione può nascere una storia ancora più bella. Ci tengo a sottolineare soprattutto come in Italia la medicina sportiva sia davvero all’avanguardia e ringraziare i dottori. Mi stabilirò a Lerici dove ho sempre pensato di vivere terminata la mia carriera e purtroppo ho dovuto accelerare i tempi. Mi aspetta un ruolo che mi stimola molto con persone che stimo e che mi conoscono. Da calciatore mi è sempre piaciuto vedere lontano nei giovani e capire quelli che sarebbero potuti diventare giocatori interessanti. Rimanere sul campo mi darebbe dispiacere, invece vedere partite e aiutare lo staff mi dà entusiasmo e voglio imparare quanto prima perché posso dare un grosso contributo anche facendo questo”.

Anche il presidente Gozzi ha deciso di dedicare una lettera ad Andrea Catellani:


Insomma, una notizia che davvero non ci voleva in casa Entella ma guai ad abbattersi: la determinazione di Andrea Catellani potrà risultare un esempio positivo per tutti. E per lui oggi inizia una nuova vita. Senza pallone tra i piedi ma pur sempre dedicata alla sua grande passione: il calcio.