Empoli, Zielinski: “Mi piacerebbero Juve e Roma, ma l’interesse del Napoli mi lusinga”
Euro 2016 e una “big”. In 5 mesi Piotr Zielinski si gioca una carriera. Testa all’Empoli, il futuro passa da una seconda parte da protagonista in Toscana e con la Polonia ed è lo stesso talentuoso centrocampista polacco ad ammetterlo nel corso di un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Si parte con il Milan: “Questa sfida l’ho sognata per anni, ora avrò di fronte Bertolacci, Boateng e Balotelli, i miei preferiti: fantastico. Un gol? Ne ho già segnato uno in Primavera su punizione al Milan di Inzaghi, Cristante e Petagna, vincendo 3-1 nel 2013, e adesso ne vorrei un altro: in qualsiasi modo. Ad Empoli Ho la fiducia di tutti e posso migliorare ancora. Vorrei arrivare a 5 gol e 10 assist. Mi gioco tanto in questi 5 mesi: posso indirizzare la carriera ai massimi livelli. Il mio futuro immediato si chiama Udine, ma qui a Empoli ho trovato un ambiente super. Big? Mi piacerebbero Juve e Roma. E ovviamente mi fa piacere l’interesse del Napoli. A Maurizio Sarri dico grazie. Ero trequartista, da interno ho imparato molto sulla fase difensiva da Giampaolo. La presenza di Saponara poteva danneggiarmi, invece è la mia fortuna. Non sono vice di nessuno. Sono costato 100mila euro all’Udinese, chissà quanto costerò dopo l’Europeo: dipende solo da me”.
In Friuli non ha avuto sufficiente spazio: “Forse ho pagato un infortunio durante l’estate. Però Guidolin mi ha fatto esordire in A e con lui vincemmo 8 gare di fila. Certo, anche tanta panchina… Boniek? Non si capacitava del fatto che non giocassi. Ora punta su di me per l’Europeo. Domani ci sarà il nostro ct Nawałka e spero di convincerlo. Sta costruendo una squadra forte con Szczesny, Błaszczykowski, Milik e soprattutto Lewandowski: è un esempio in campo e fuori. Per uno sponsor abbiamo anche giocato one to one a Varsavia davanti ai tifosi e ho vinto io: molto divertente”. Modelli: “Nel mio nuovo ruolo Cazorla. Ammiro anche Özil e Pjanic. L’idolo di sempre? Zidane. Nell’Empoli Maccarone è fondamentale. E poi ho trovato un fratello in Pucciarelli. In serie A metto Dybala tra le cose belle: è un campione”.