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Dal trasferimento all’Empoli a un gol decisivo per il Mondiale: chi è Liberato Cacace

La storia del terzino sinistro dell’Empoli, decisivo con la sua Nazionale in ottica Mondiale

Può essere considerato l’ultimissimo acquisto della sessione invernale di calciomercato di Serie A, dato che il suo contratto è stato proprio l’ultimo a essere comparso sul portale della Lega del massimo campionato italiano. Ma ci sono tanti altri motivi per cui Liberato Gianpaolo Cacace, nuovo terzino sinistro dell’Empoli, è un profilo da tenere d’occhio. 

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Le origini italiane e il ristorante del papà

L’esterno mancino classe 2000 è arrivato al club toscano con la formula del prestito con obbligo di riscatto in caso di permanenza in Serie A per un totale di 3 milioni di euro.

La nazionalità è neozelandese, ma nomi e cognome fanno immediatamente pensare al Belpaese. Infatti, il padre di Liberato, Antonio, nel 1992 decide di emigrare dalla piccola Massa Lubrense, in provincia di Napoli, a Wellington insieme alla moglie Luisa (neozelandese, ma sempre di origini italiane). Il motivo? Seguire il sogno del bisnonno, che nel lontano 1927 si era trasferito in Nuova Zelanda, sperando un giorno di poter diffondere la cucina tricolore nel Paese oceanico.

Ed è così che Antonio apre il ristorante La Bella Italia, sulla scia dei numerosi progetti imprenditoriali legati alla cultura “kiwitalian“, una fusione tra la cucina italiana e quella neozelandese. Ottiene grande successo, diventando anche, nel 2018, l’unico ristorante in Nuova Zelanda a essere nominato come uno dei 70 migliori ristoranti con pizzeria al mondo dalla rivista Ristorazione Italiana

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Le prime esperienze nel campionato australiano e la sorpresa al papà

Proprio a Wellington, nel settembre del 2000, nasce Liberato Gianpaolo, detto Libby dagli amici e compagni di squadra del Island Bay United, prima squadra dilettantistica in cui è cresciuto. All’età di 16 anni arriva la grande opportunità con il Wellington Phoenix, l’unica squadra neozelandese militante nella A-League, il campionato australiano.

Appena un anno dopo, nel febbraio 2018, arriva la grande sorpresa, testimoniata direttamente dalle parole del padre Antonio al sito Stuff: “«Cosa vuoi dire che stai andando a Sydney?». E mi ha detto che si stava allenando con la prima squadra da sei settimane e gli era stato chiesto di andare. Io non ne sapevo nulla, è un tipo tranquillo e non parla molto“.

Proprio il giorno successivo, Liberato esordisce tra i professionisti a soli 17 anni e comincia il proprio percorso da terzino senza fronzoli, che agisce lungo tutta la fascia sinistra con grande personalità. Totalizza 60 presenze complessive, condite da 4 gol e 4 assist, in tre anni e vince il premio Harry Kewell Medal, riservato al miglior under-23 dell’anno nel campionato australiano. 

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Le Olimpiadi di Tokyo e il gol decisivo con Tahiti 

Nel 2020 viene notato dal Sint-Truiden, club della Jupiler Pro League in Belgio, che, essendo di proprietà giapponese, è molto attivo a livello di scouting nel continente asiatico, comprese le aree oceaniche. La squadra belga investe ben 1.2 milioni di euro per prenderlo e portarlo in Europa.

Gli basta poco tempo per conquistare una maglia da titolare, nonostante fosse arrivato da totale sconosciuto agli occhi dei tifosi. Infatti, nella stagione 2020/21, arriva a 27 presenze e viene incluso nella squadra delle rivelazioni stagionali del campionato belga, attirando anche, nel gennaio 2021, l’interesse della Juventus.

Ma il vero grande palcoscenico arriva in estate. Viene selezionato dalla Nazionale olimpica neozelandese per la spedizione di Tokyo e lui non spreca l’occasione: l’intera squadra oceanica stupisce, arrivando anche ai quarti di finale, ma Cacace in particolare si mette in mostra con un autentico eurogol al volo, segnato contro l’Honduras nella fase a gironi.

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Ora, dopo 23 partite giocate nella prima parte della stagione in Belgio, è arrivata l’importante chiamata dalla Serie A, dall’Italia, il suo Paese. Finora, complice la concorrenza sulla fascia sinistra con Fabiano Parisi, è stato utilizzato Aurelio Andreazzoli soltanto in cinque occasioni, di cui due da titolare.

Si è però messo nuovamente in mostra con la maglia della propria Nazionale, segnando un gol importantissimo per la qualificazione al Mondiale 2022 in Qatar. Infatti, su assist di Matthew Garbett, centrocampista della Primavera del Torino, ha siglato la rete decisiva per la vittoria contro Tahiti, portando la Nuova Zelanda nella finale della fase di qualificazione dell’Oceania. In caso di vittoria contro le Isole Salomone, ci sarà lo spareggio decisivo per il Mondiale contro la quarta classificata del girone del continente centro-nord americano (CONCACAF).