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Empoli, El Kaddouri si presenta: “Ho tanta rabbia e non posso non fare bene. Trabzonspor? Il problema non esiste, non hanno nulla in mano”

Da Napoli ad Empoli, con l’intrigo Trabzonspor sullo sfondo. Nuova avventura per Omar El Kaddouri, che quest’oggi è stato presentato dalla società toscana. Maglia numero 10 e tanta voglia di iniziare per il marocchino: “Sono davvero contento di essere arrivato qui, per me è importante perchè avevo tanta voglia di giocare dopo che nell’ultimo anno e mezzo ho trovato poco spazio – ha detto l’ex Torino -. Penso che l’Empoli sia la società perfetta per me, sia Tonelli che Valdifiori mi hanno parlato bene di quest’ambiente ed il tipo di lavoro è simile a quello svolto a Napoli, mi servirà per ambientarmi meglio. Adesso credo di essere in debito con l’Empoli, visto quanto mi hanno voluto e come mi hanno convinto”.

Spazio al capitolo Trabzonspor, El Kaddouri è chiaro: “Quello con la società turca è un problema che non esiste, loro non hanno niente in mano. La fotografia che si è vista in giro? Non è niente di che. E risale all’inizio di gennaio – ha proseguito -. Adesso voglio pensare solo all’Empoli, una società che mi offre di giocare dietro l’attaccante, nel mio ruolo naturale. In otto anni in Italia l’ho fatto soltanto al Brescia e il fatto di poter giocare nuovamente in questo ruolo mi ha aiutato nella scelta. E poi non è vero che inizialmente avevo rifiutato questa destinazione: sono arrivato in Italia alle 14 di martedì e alle 17 avevo già firmato. Adesso mi sento pronto per giocare, anche se probabilmente non ho i 90 minuti nelle gambe. Presto, però, tornerò al 100%”.

E in chiusura idoli e obiettivi, con uno sguardo rivolto anche al passato: “Il mio idolo è sempre stato Zidane, ma abbiamo percorsi diversi ed è meglio lasciare stare certi mostri sacri – ha concluso El Kaddouri -. A livello sportivo ho tanta rabbia, adesso non ho alcun motivo per non fare bene. Probabilmente avrei meritato qualcosa in più, ma ho sempre rispettato le scelte dell’allenatore. L’obiettivo ora è dimostrare che qualcuno doveva credere di più in me, anche se il passato è alle spalle ed io voglio tornare a fare bene per me, per la mia famiglia e per la mia nuova squadra, l’Empoli”.