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‘El Pollo’ De Paul, il nuovo talento dell’Udinese in cerca di rilancio

L’Udinese, la casa dei talenti. Ah, quanti ne sono passati negli ultimi anni tra le mani della famiglia Pozzo: scommesse spesso vinte, ma pur sempre scommesse. Ed ecco l’ultima in ordine cronologico sbarcata in Friuli: Rodrigo De Paul, classe ’94 argentino ma col passaporto comunitario, acquistato per 3 milioni dal Valencia. Eclettico, estroso, elegante, De Paul. Nato come enganche, trequartista, trasformato poi in esterno o seconda punta: rapido di gambe e di mente, ama giocare in verticale e mettere i compagni davanti alla porta. Nato a Sarandí e cresciuto insieme a mamma Monica ed al fratello Guido, ha mosso i primi passi nel Deportivo Belgrano, squadra del quartiere, prima di approdare nel Racing Avellaneda. Figura fondamentale nella sua crescita calcistica è stata nonno Osvaldo, sempre propenso a seguire e ad accompagnare il piccolo Rodrigo in ogni dove. Dal canto suo, El Pollo (così soprannominato al Racing) si è sempre dimostrato talmente riconoscente al señor Osvaldo da tatuarselo sul braccio; ora che non c’è più, Rodrigo bacia quel tatuaggio dopo ogni gol.

Può giocare in un 4-2-3-1 o in un 4-3-3, dicono somigli a Lamela e al cross preferisce l’inserimento per la sovrapposizione del terzino o per il tiro diretto in porta. Nel 2014 è stato il Valencia la squadra più veloce ad intravedere il potenziale giusto in De Paul, tanto da investire ben 6,5 milioni in quel ragazzo che faceva parte dei Siete Diamantes del Racing de Avellaneda, insieme a Centurión, Vietto e Bruno Zuculini – tra gli altri. Classico numero 10, che all’ombra del ‘Mestalla’ si è dovuto accontentare della maglia numero 20 perché ‘el diéz’ era già occupato dall’amico Ever Banega. In Spagna tuttavia non è riuscito ad incantare come avrebbe voluto: forse la lontananza da casa, forse le difficoltà d’ambientamento, chissà… Certo che, seppur definito come ragazzo allegro e ben voluto dallo spogliatoio, non è stato affatto semplice per lui dimostrare le proprie capacità in seguito allo sfortunato esordio in Liga nell’agosto 2014, quando venne espulso dopo appena 62 secondi dall’ingresso in campo per una gomitata.

Sempre più tenuto in panchina da Nuno Espirito Santo, nel febbraio 2016 ha deciso di tornare in prestito al Racing per rilanciarsi; buone prove che non sono però bastate per convincere i dirigenti del Valencia a puntare nuovamente su di lui, tanto da decidere di cederlo definitivamente all’Udinese. E chissà che proprio Udine possa essere la tappa giusta per tornare ad incantare: d’altronde si sa, i bianconeri di talenti se ne intendono, eccome. E chissà che proprio De Paul possa essere l’ennesimo crack (ri)lanciato dalla famiglia Pozzo.

Alberto Trovamala