El Kaddouri, dalla panchina a “leader tecnico”: prove di vecchio ‘nuovo Zidane’
Una decisione che ti cambia la stagione. E magari la carriera. Sofferta,
drastica. Ma cruciale. Passare dai primi posti alla lotta salvezza per
ritrovarsi e tornare decisivo, come quando da ragazzino al nome di Omar El
Kaddouri veniva affiancato il soprannome di ‘Nuovo Zidane’. Andato persino vicino a vestire una delle maglie che hanno contraddistinto la carriera di Zizou quando “avevo un accordo con la Juventus,
mancava solo la mia firma ma non se ne fece niente”. Corteggiato anche da Arsenal e Milan, suo
prossimo avversario domenica, ai tempi di Max Allegri. “Come tipologia di
giocatore ha una tecnica alla Zidane” e “tecnicamente
non ha nulla da invidiare a nessuno”: parola dei suoi ex allenatori, rispettivamente Calori e Scienza. “Se solo riuscissi a fare metà di quanto ha fatto Zidane, sarei contento…”. Ora la possibilità di dimostrare nuovamente tutto il
proprio valore. L’Empoli. Fiducia ripagata in pieno. 3 gol in 10 presenze, gli
ultimi due consecutivi a Pescara e Fiorentina. Trascinatore. Nominato tale
anche dal presidente Corsi stesso: “Diventerà il leader tecnico e con la
sua personalità sono certo che darà un grande apporto all’Empoli”. Sfida accettata: “Avevo bisogno di un po’ di fiducia
e qui all’Empoli mi hanno dimostrato che mi vogliono bene”. Nonostante fosse dovuto finire in Turchia: accordo
col Trabzonspor saltato sul più bello. “Confesso
che è stato un mio errore visto che
avevo firmato un precontratto quando ero in Coppa d’Africa. Sono carte
che però ho soltanto io, quindi non hanno valore”. Alla fine ha deciso di togliersi qualche sassolino di troppo dalla
scarpa rimanendo in Serie A. “Ho tanta rabbia sportiva. Probabilmente
meritavo qualcosa di più, ma ho sempre rispettato le scelte del mister. Non essere inserito nella lista Champions mi
ha deluso molto”. Colpa di un rapporto forse mai decollato con
Sarri. Ma non con Napoli. “Lascio
una città che porterò sempre nel cuore, impossibile da non amare”. Senza
dimenticare i suoi ex compagni: “Sono
legatissimo a tutto il gruppo e dopo le triplette contro il Bologna di Hamsik e Dries ho mandato loro un messaggio per
complimentarmi”. Guardando avanti e continuando a crescere grazie ad
“un’avventura
che mi emozione ed entusiasma”. Per
raggiungere forse un giorno quel sogno di “giocare il Mondiale con il Marocco ed
indossare la maglia del Barcellona”. Con “la
salvezza dell’Empoli” come punto di partenza
obbligatorio. “… ed il secondo posto del
Napoli”. Questione d’affetto. Ma cambiare aria era l’unica possibilità di
tornare a stupire. Come ai tempi in cui al nome di El Kaddouri veniva affiancato il soprannome
di ‘Nuovo Zidane’.