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Eddy Gnahoré, dall’esordio in Fa Cup all’incubo infortunio: in Serie A per realizzare un sogno

“Non è forte chi non cade mai, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi”, recita uno degli aforismi più toccanti di Jim Morrison. Lo sa bene Eddy Gnahoré, centrocampista francese classe 1993, acquistato dal Napoli nelle scorse ore di mercato e subito girato al Carpi. Mix letale di talento e forza fisica, 188 cm di altezza compensati da una tecnica fuori dall’ordinario. “Non proprio un Vieira, piuttosto un numero 10 di fantasia capace di scalare in mezzo al campo”, si dirà di lui.

22 anni appena, si, ma una carriera che ha già detto tanto, forse troppo. Un’avventura in divenire la sua, espressione perfetta di un ragazzo affamato di calcio e di sogni. Dagli esordi giovanili nello Chatereaux in patria, fino all’occasione della vita, in quel Manchester City che nel 2009 aveva visto in lui un gioiello prezioso da non farsi sfuggire assolutamente. Se con i Citizens non scattò la scintilla, fu il Birmingham il club a regalargli l’esordio tra i professionisti. 28 gennaio 2012, data da ricordare: esordio in Fa Cup contro lo Sheffield United. Emozioni, brividi, sogno diventato realtà. Carriera in discesa, esplosione definitiva ormai ad un passo, lì vicina.

E invece no, la mala sorte subentra come variabile impazzita e lo travolge, senza pietà. Rottura del legamento crociato anteriore durante una normale seduta di allenamento a febbraio, calvario che inizia e non vuole più abbandonarlo. Due anni terribili, il Birmingham lo scarica e altre società non ne vogliono sapere di donargli fiducia. Provini su provini non superati, anche in patria Troyes e Saint Etienne non esitano a sbattergli la porta in faccia.

Nel 2014, però, ecco la chiamata che non ti aspetti. La Carrarese di Buffon punta sul suo talento, sulla voglia di rinascita. Dopo Francia e Inghilterra, non poteva mancare l’Italia. Prima annata così così in Lega Pro: problemi di ambientamento e di lingua, soprattutto. Niente paura, però, affermazione arrivata in questa stagione: 3 gol, giocate illuminanti e centrocampo gialloblu’ interamente nelle sue mani. Calciatore di categoria superiore, il Napoli non ci ha pensato due volte e ha deciso di portarlo a casa facendogli svolgere già le visite mediche a Castelvolturno.

Futuro tinto di azzurro, dunque, ennesima grande opportunità per far esplodere una carriera perseguitata dalla sfortuna. Prima, però, il prestito al Carpi, con la chance di mettersi in mostra agli ordini di Castori e, chissà, esordire in Serie A. In attesa di essere protagonista con la squadra di Maurizio Sarri, sognando un giorno di infiammare il pubblico del San Paolo a suon di gol e magie…