Volée Dybala, Air Ronaldo: Juve (dei record) in cielo
Volée Dybala, Air Ronaldo: 2-1 Juve a Marassi, il modo migliore per festeggiare i record man di giornata Gianluigi Buffon e Maurizio Sarri, chiudendo il 2019 (aspettando l’inter sabato sera) da prima della classe in solitaria.
DA PARMA A GENOVA: 647 VOLTE BUFFON
Passando per una lista lunghissima gli stadi d’Italia: 8.795 giorni dopo l’esordio in Serie A, 19 novembre 1995 a soli 17 anni e 295 giorni, 0-0 contro il Milan al Tardini di Parma. Gianluigi Buffon come Paolo Maldini, eccolo il giocatore più presente sui campi della massima serie del campionato italiano: 647 i gettoni in Serie A per il portiere bianconero, che out Szczesny per infortunio al Ferraris contro la Sampdoria ha agganciato l’ex difensore rossonero – oggi in dirigenza rossonera assieme a Boban – balzando in cima alla lista dei giocatori con più presenze nella massima Serie. 24 anni, 1 mese e 5 giorni passati prima maglia gialloblù del Parma (col quale è partito) e poi bianconera della Juve (con la quale è diventato grande) sempre sulle spalle, parentesi parigina dello scorso anno a parte: agganciato Maldini e staccati ulteriormente Capitan Francesco Totti, sul podio al terzo posto con 618 presenze, il nerazzurro Javier Zanetti a quota 615 e l’ex portiere dello scudetto della Sampdoria Gianluca Pagliuca con 592 partite giocate.
“Se mi emoziono ancora? Sicuramente, il motivo per il quale continuo a giocare è perché posso regalarmi assieme a compagni e società emozioni belle che vale la pena di vivere. La cosa principale oggi però era vincere, fare tre punti e finire l’annata in testa alla classica, il resto diventa ancora più dolce e bello. – le parole di Buffon a fine partita, che su un possibile futuro da dirigente come Maldini appena raggiunto nelle presenze in A – Oggi per come sto farei un torto a me stesso se smettessi di giocare, perché mi sento bene e parte integrante del gruppo: un punto di riferimento e avere questa responsabilità mi tiene in piedi. Parte del bambino che sono stato è rimasto in me, ora devo rispettare i sogni di quel bambino che amava il calcio è che si emozionava per le storie del calcio. Almeno ancora per un altro anno? Almeno fino a giugno”.
VOLÉE DYBALA: ‘LA JOYA COME FEDERER’
Dalla porta all’attacco: assist di Alex Sandro da centrocampo, volée di sinistro dal limite dell’area del numero 10. Audero che non ci arriva, eccola la (splendida) giocata ad accendere la luce bianconera sulla notte di Marassi. Diciannovesimo minuto di Sampdoria-Juventus, quinto gol in campionato per Paulo Bruno Exequiel Dybala, con una giocata a ricordare l’estro tennistico di un certo Roger Federer: tennis, sport non del tutto lontano da ‘casa’ Dybala, fidanzato con Oriana Sabatini. Cantante, attrice e nipote dell’ex tennista argentina Gabriela, vincitrice dell’US Open del 1990 e finalista a Wimbledon nel 1991. Niente campi in terra battuta per Paulo, ma il prato verde del Ferraris per regalare l’ennesima magia e dare il via alla tredicesima vittoria in stagione della squadra di Maurizio Sarri, dopo il match di Marassi da sola in testa alla classifica a quota 42 punti, aspettando i novanta minuti di San Siro di sabato, in campo l’Inter contro il Genoa di Thiago Motta.
GOL E 14º ANNO IN DOPPIA CIFRA: AIR RONALDO
Pallone colpito di testa a 2 metri e 56 centimetri dal terreno, stacco da terra di 71: sessantanovesimo gol di testa da quando gioca nei cinque top campionati europei, decimo della stagione per la quattordicesima stagione consecutiva in doppia cifra. Soltanto Leo Messi, nei 5 top campionati europei, è riuscito a fare quanto lui. Eccoli i numeri dell’ennesima notte magica di Ronaldo: numeri e gesti ai quali CR7 ha ormai abituato. La vetta più alta? I 2 metri e 93 centri metri di volo raggiunti in occasione del gol, maglia del Real Madrid sulle spalle, contro lo United in Champions il 13 febbraio del 2013, con una sospensione di 72 centesimi di secondo. Poi i 2.44 nel gennaio del 2014 in Copa del Rey, i 2.42 nel luglio del 2016 col Portogallo ad Euro 2016.
L’ultimo prima di oggi, nel derby dello scorso maggio contro il Torino, toccata quota 2.47. Oggi l’ennesimo volo: il sesto gol in Serie A di testa da quando è arrivato in Italia, meglio di lui solo lo specialista Pavoletti con 11. Undicesimo gol di testa da quando é un giocatore bianconero, almeno sette in più di ogni suo compagno. Sfiorando le leggi della gravità, andando a cercare piegandosi il pallone per il gol che di fatto ha regalato il successo alla Juventus riportando in vantaggio la Juve dopo il pareggio di Caprari: “Ho toccato i 2 metri e 56 restando sospeso in area quasi un secondo? Non lo sapevo, ovviamente molto contento per il risultato, la Sampdoria ha giocato bene ma noi abbiamo dimostrato cuore e attitudine. – le parole di Cr7 a fine gara, che sulla sfida alle porte con la Lazio in Supercoppa continua – È una finale, 50 e 50: la Lazio è un club eccellente, ma spero di vincere la partita. La mia condizione? Sto bene, sono stato un mese col ginocchio che faceva male, ma ora sto molto bene e quello che è importante per me è poter aiutare la squadra a vincere dei titoli”.
CENTESIMA VITTORIA: SARRI NEL ‘CLUB DEI 100’
Next stop il King Saud University Stadium di Riad in Arabia Saudita per la finale di Supercoppa. Ennesimo match da provare a far vincere alla Juventus e al suo allenatore Maurizio Sarri: entrato stasera nella storia della Serie A, grazie alla vittoria numero 100 nella massima Serie, nella sua panchina n°169. Nessuno prima di lui, tra gli allenatori che hanno fatto il loro esordio nel massimo campionato dal 1994/95 in avanti, è riuscito a raggiungere questo traguardo vincendo 100 partite con meno partite dell’allenatore bianconero. Al secondo posto Fabio Capello, che il traguardo delle cento vittorie lo ha raggiunto in 180 gare (Empoli-Milan 0-1 del 5 ottobre 1997) seduto sulla panchina rossonera. A chiudere il podio Carlo Ancelotti, alla centesima dopo 185 panchine (Milan-Parma 2-1 del 17 novembre 2002), anche lui alla guida del Milan.