Questo sito contribuisce all'audience di

Douglas Costa chiede scusa. Ma cosa rischia? Tutti i precedenti

Juventus-Sassuolo passerà alla storia come la partita in cui Cristiano Ronaldo ha realizzato i suoi primi gol in Italia, ma anche per il gesto insensato di Douglas Costa: il brasiliano, entrato nel secondo tempo, nel finale di gara è stato protagonista in negativo e dopo una serie di screzi avuti con Di Francesco, dopo i quali l’arbitro lo aveva ammonito, ha sputato addosso al giocatore del Sassuolo. A quel punto, grazie all’intervento del Var, viene espulso. Su Instagram Douglas Costa ha pubblicato un post di scuse, scrivendo: “Vorrei scusarmi con tutti i tifosi della Juventus – si legge – per questa reazione
fuoriluogo nella partita di oggi. Mi scuso anche con i miei compagni di
squadra, che sono sempre con me nei momenti positivi e negativi. Ho sbagliato di brutto,
ne sono consapevole e mi scuso con tutti per questo. Metto in chiaro – ha concluso Douglas –
che questo atteggiamento isolato non corrisponde a quello che ho sempre
dimostrato nella mia carriera”.

Scuse tempestive, ma che non lo salveranno da una pesante sanzione: lo sputo equivale ad una condotta violenta, dovrebbe portare ad una squalifica di minimo 3 giornate e Douglas Costa salterebbe le partite contro Frosinone, Bologna e Napoli. L’entità della squalifica è suffragata dai precedenti: non è la prima volta, infatti, che un calciatore si macchia di una simile condotta nel nostro campionato. Accadde nel 2011, quando Rosi e Lavezzi furono squalificati entrambi per 3 giornate per sputi reciproci; nel 2007 fu Fernando Couto ad essere squalificato per tre giornate dopo lo sputo a Bogdani durante un Parma-Livorno; nel 2005, la squalifica toccò a Samuel per uno sputo a Nedved durante la Supercoppa italiana Juventus-Inter. Fuori dall’Italia, c’è un precedente che si discosta: durante un Lazio-Chelsea di Champions League nel 2003, Mihajlovic si beccò una squalifica di 8 giornate per uno sputo a Mutu: in quel caso, però, la sanzione fu aggravata dagli insulti all’arbitro. Infine, il precedente più famoso: lo sputo di Totti a Poulsen a Euro 2004: il capitano giallorosso fu squalificato per tre giornate e di fatto concluse il suo Europeo.