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​Donne Nel Pallone – Valentina Giacinti, l’arte di giocare da bomber

Sorriso magnetico. Cuore e umiltà. Talento e fame, di goal. Un biglietto da visita perfetto, anzi vincente. Valentina Giacinti, attaccante classe ’94 e capocannoniere della Serie A nella scorsa stagione, merita tutto l’affetto che il mondo del calcio le dimostra. Mai fuori le righe, sempre composta ed equilibrata. In campo, ma anche fuori. È una predestinata, e le sue capacità palla al piede sono state indubbie fin da subito, oltre che da sempre accompagnate da un valore umano di assoluto spessore. L’Atalanta, che l’ha cresciuta, lo ricorda bene. Così come il Napoli o il Seattle, pronte ad accoglierla dopo. Per arrivare al Mozzanica, la sua attuale casa. Quella che l’ha consacrata, che le ha dato la spinta per compiere quel passo necessario per diventare grande. Silenziosamente. Perché la numero nove bergamasca parla poco e corre tanto. Segna, trascina, decide e si diverte. Non ha vinto molto, ma è sulla strada giusta per iniziare a farlo. Per lei, un po’ anche per lui, il Presidente Luigi Sarsilli, scomparso in estate, lasciando un vuoto incolmabile. Inspiegabile.

“Atalanta e Napoli – spiega Giacinti – sono state per me le esperienze più importanti. A Bergamo sono cresciuta molto sotto l’aspetto calcistico mentre in Campania ho vissuto per la prima volta lontano da casa. Ho vissuto momenti bellissimi e conosciuto persone fantastiche. Ognuna di loro mi ha fatto crescere caratterialmente. E c’è anche Seattle, un capitolo della mia vita meraviglioso, dove ho potuto confrontarmi con realtà diverse. In America il calcio è molto fisico rispetto al nostro. Che dire, è stato un momento della mia carriera che mi ha arricchita molto e ha fatto scattare in me la voglia di migliorarmi sempre per raggiungere traguardi più importanti. Con la famiglia che mi ospitava ho anche instaurato uno splendido rapporto, infatti ancora oggi ci vediamo e quasi quotidianamente ci sentiamo”.

Oltre 100 reti in carriera, di cui più di settanta solo a Mozzanica. Vede la porta. Si muove bene. È capace di colpi incredibili, nel repertorio la rovesciata. Gesto tecnico che il suo corpo mostra con grazia e violenza, in un mescolarsi perfetto di forze differenti. Il Südtirol dovrebbe saperne qualcosa. E la Nazionale di Cabrini, giustamente, ha mandato le sue prime convocazioni. A cui, con entusiasmo, Valentina Giacinti ha risposto sempre presente. In un percorso che, salvo imprevisti, la porterà fino in Olanda per disputare gli Europei.

“Giocare a Mozzanica significa farlo per la mia città. Per me è un grande onore indossare questa maglia. È un club che mi ha fatto crescere tantissimo. Tra gli obiettivi, quello di andare in Olanda con la maglia azzurra, per disputare la fase finale dell’Europeo. Il mio futuro lo vedo comunque all’estero. Questo potrebbe essere la mia ultima stagione qui, per poi fare il grande salto. Adesso, però, voglio solo pensare a fare bene quest’anno”, conclude la classe ’94.