Donnarumma: “Io portiere del Milan dei prossimi vent’anni? L’idea mi piace molto”
Gigi Donnarumma e l’esame più difficile. Non è quello di maturità, ma la conferma dopo una stagione d’esordio fantastica. Primo ritiro da titolare del Milan, emozioni, sentimenti e tensioni difficili da gestire per chiunque, potenzialmente devastanti per un diciassettenne. Ma “Gigio” ha trovato la soluzione:
“Ci sono momenti in cui mi riguardo in tv o leggo ciò che si dice di me, e mi chiedo se sono davvero io” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport – “Equilibrio? E’ una cosa di famiglia. Siamo tutte persone umili, abituate a tenere i piedi per terra. Mi viene naturale affrontare tutto quanto senza farmi trasportare troppo dalla fantasia. Senza la mia famiglia sarebbe facile cadere in tentazione e montarsi la testa. A volte l’ansia la sento arrivare, e lavoro su me stesso per tenerla sotto controllo. Ma non pensate a chissà quali segreti psicologici: mi basta una partita alla Playstation per allontanare la tensione. L’importante è far andare la testa da un’altra parte. Fifa 16. Mi sono anche auto-comprato al calcio mercato, ho speso 5 milioni”.
In un anno la vita del giovane portiere napoletano è cambiata radicalmente: “Cerco di non pensarci. E’ successo tutto molto in fretta, io penso a vivere il momento e non mi pongo limiti. Da tifoso vedermi nel Milan è una sensazione bellissima, ma mi fa ancora un po’ strano. Anno della conferma? Non lo temo, sono sereno perché conosco solo la cultura del lavoro, e il lavoro paga. Io portiere del Milan nei prossimi vent’anni? L’idea di rinnovare mi piace molto e mi piace anche pensare a un rapporto col Milan duraturo negli anni. Concettualmente sono uno che non ha problemi al pensiero di fare tutta la carriera nello stesso club. E siccome sono da sempre tifoso rossonero, dico anche che la fascia da capitano sarebbe un sogno, il coronamento di un percorso. Ovviamente, ogni cosa a suo tempo”.
Donnarumma individua cosa evitare la prossima stagione: “I cali di concentrazione. Ma non ci possiamo nascondere: iniziamo a raggiungere l’Europa, poi vediamo quale Europa sarà. Dico solo che il Milan fuori dalle coppe non si può vedere. La concorrenza sarà dura, ma il Leicester ci insegna alcune cose… Prima di campionato contro Mihajlovic? Non lo ringrazierò mai abbastanza, gli devo molto, ma io voglio iniziare bene il campionato. Esordio? Era la vigilia di Milan-Sassuolo ed eravamo in ritiro a Milanello. Mi prese da parte e mi chiese se me la sentivo. Lì per lì rimasi attonito, non me l’aspettavo, ma lui sapeva bene che avrebbe potuto contare su di me. Montella? Ha tanta voglia, ci troviamo tutti bene. E’ l’allenatore giusto per ripartire”.
Rivali per un posto, amici fuori. Abbiati rimane nel cuore di Donnarumma: “Ci manca, ma io lo sento con regolarità, continua a essere un punto di riferimento per me. Mi dice sempre di continuare così. E mi ricorda che anche lui al debutto a San Siro prese un gol sul suo palo come è capitato a me con il Sassuolo: quindi sostiene che mi aspetta la sua stessa carriera. Magari! Quando ha dato l’addio al calcio e mi ha sollevato le braccia al cielo, non me l’aspettavo. Sono rimasto impietrito e poi sono scoppiato a piangere”. Antonio Donnarumma ha invece scelto la Grecia: “Con lui ho un rapporto fantastico, ci sentiamo tutte le ore, è il mio punto di equilibrio. Mi piacerebbe prima o poi ritrovarci nella stessa squadra. Sono certo che farà bene”.
Ricordo più bello e quello da cancellare della passata stagione? “Il più bello il derby del 3-0. Da non ripetere, invece, l’errore sul gol di Berardi preso sul mio palo, il giorno del debutto. Devo migliorare il gioco con i piedi. Mentre mi piace la mia tranquillità caratteriale. In campo occorre che io gestisca la partita non da 17enne, ma con maturità”.