Dito in bocca, pallone sotto alla maglietta: la dura legge dell’ex continua, Pandev stende la ‘sua’ Inter e fa volare il Genoa
Pasticcio Inter, ancora Goran. Un gol per tempo, a Marassi finisce così. 2-0 sul tabellone dello stadio al triplice fischio, game over al Ferraris. Nerazzurri ko, Genoa che non smette più di volare. Lazio, Chievo e ora l’Inter: tre vittorie nelle ultime tre gare, ventiquattro punti nelle ultime quattordici partite, quelle con Ballardini al timone di comando. L’ultima, nella notte gelida di Marassi, firmata dell’ex del Triplete nerazzurro Goran Pandev: terzo gol della stagione dopo quelli (sempre da tre punti) in casa di Hellas e Lazio, dura legge dell’ex che continua.
Quarto gol alla Milano nerazzurra per l’attaccante macedone, che quando vede le sue ex maglie timbra sempre il cartellino: chiedere (anche) alla Lazio per credere, cinque i gol realizzati contro i biancocelesti. Per un Genoa targato Ballardini sempre più machina perfetta: tre pareggi, sette vittorie e soltanto tre sconfitte lo score dell’allenatore – oggi alle 200 esima gara in Serie A – subentrato a Juric col Genoa in fondo alla classifica, e soli sei punti realizzati. Oggi un lontano ricordo.
Zona rossa a più tredici e Gradinata Nord che non la smette più di cantare e di… (Balla)re. E di scandire il cognome di chi, dalla panchina, il Grifone l’ha fatto letteralmente rinascere. Quella Gradinata Nord sotto alla quale Goran Pandev questa sera ha deciso di mettere la parole fine ai giochi nell’anticipo di Marassi: conclusione di Laxalt, controllo di destro e sinistro a incrociare dell’attaccante arrivato a Genova passando per Milano, Spezia, Ancona, Roma, Napoli e Istanbul. Genova ultima tappa, oggi dito in bocca e pallone sotto alla maglia, a festeggiare con un gol pesantissimo il terzo figlio in arrivo.
E il compleanno numero settanta del Presidente Preziosi. “Dopo le vittorie fondamentali con Lazio e Chievo, oggi dovevamo dimostrare di saper vincere anche in casa”. Missione riuscita. Grazie anche ad un “Goran Pandev di alto livello? Sento la fiducia di tutti, è importante la continuità. Sono contento perché sto aiutando i ragazzi, stiamo facendo benissimo: era fondamentale uscire da questa classifica. Questa squadra è forte, ci sono ragazzi validi, negli ultimi mesi lo stiamo dimostrando ma ora dobbiamo continuare così”. Senza perdere l’obiettivo del Grifone, chiamato salvezza. Da questa notte tre passo più vicino, grazie alla firma di Goran. E alla dura legge dell’ex, dito in bocca e pallone sotto alla maglia. A festeggiare il gol più bello.