Dietro le quinte del Leicester: i fedelissimi di Ranieri
Dietro un grande allenatore c’è sempre un grande staff. E dietro un grande successo c’è sempre un grande team che lavora tutto l’anno. ‘Dietro’ perchè per una parte che sta sempre in prima linea, ce n’è un’altra che resta lontano dai riflettori che opera, appunto, dietro le quinte. Come un iceberg insomma: molto resta in profondità, lontano dalla superficie.
E di quel grande iceberg che è il Leicester, in cima c’è sempre chi scende in campo e quello che è considerato l’artefice di questo miracolo sportivo, Claudio Ranieri. Lui però ha una visione diversa del suo branco di ‘Foxes’ e sa di chi ha bisogno per il futuro: “Ho chiesto che Shakespeare e Walsh firmino un contratto della stessa durata del mio perchè ho davvero un buon rapporto con il mio staff. Prima firmano, prima siamo tutti contenti e possiamo continuare a crescere”. Così Ranieri alla stampa, facendo luce su due elementi fondamentali della sua squadra: i suoi vice Craig Shakespeare e Steve Walsh. Il primo è un ex calciatore inglese, il secondo ha alle spalle una carriera da prof di educazione fisica, ma entrambi erano a Leicester già da prima che arrivasse Ranieri e sono diventati automaticamente parte del suo team definito dalla stampa inglese “parte integrante dell’incredibile crescita di questa stagione”.
Shakespeare dal giugno 2008 è nel Leicester, quando iniziò questa avventura come secondo di Pearson (allenatore che seguì all’Hull City nel 2010 per poi ritornare però ad avere il King Power come base operativa, la stagione seguente). E’ colui che prende in mano le redini degli allenamenti, una figura definita influente e carismatica che piace ai giocatori, ci scherza insieme ma riesce anche a farsi capire seriamente. Ma quanto ci gioca la stampa inglese col suo cognome… Non proprio uno che fa Molto rumore per nulla e lontano dal Sogno di una notte di mezza estate perchè i frutti del suo lavoro all’interno del Leicester si vedono da inizio stagione; per niente geloso come Otello, diverso anche da Amleto perchè con pochi dubbi e una sola certezza: che diventare campioni d’Inghilterra sarebbe un traguardo incredibile perchè alla fine… Tutto è bene quel che finisce bene. E poi ecco Walsh. E’ al Leicester dal 2011 e prima ha lavorato anche al Chelsea come scout per 16 anni e lavorò nei trasferimenti in Blue di giocatori come Tore Andre Flo e Gianfranco Zola e poi in quelli di Drogba ed Essien. A Leicester invece ha giocato un ruolo fondamentale per l’approdo tra le ‘Foxes’ di Vardy, Mahrez e Kante, merito che oltremanica non è affatto passato inosservato. Un ‘Super Scout’ l’hanno definito non a caso in Inghilterra.
Impossibile non citare oltre al duo Shakespeare-Walsh un altro fedelissimo di Ranieri: Paolo Benetti che lavora con l’allenatore trasteverino dal 2007, sempre insieme dalla Juve al Leicester passando per Roma e Monaco e nazionale greca.
Come le fondamenta di un palazzo c’è sempre qualcosa (o qualcuno) che, anche se si vede poco o non si vede affatto, ha il merito di poter far erigere le migliori costruzioni. Dietro le quinte del Leicester c’è un micro-mondo che, con le sue competenze, va in gol e macina successi tanto quanto fanno i giocatori in campo.